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San Gimignano, il Comune riporta i matrimoni civili nella Rocca di Montestaffoli

La location riapre alle coppie. I ristoratori: "Tanti sacrifici. ma siamo pronti a riaprire"

SAN GIMIGNANO

Guarda al rilancio del turismo post Covid strizzando l’occhio agli innamorati che intendono convolare a nozze all’ombra delle torri. Ora infatti le coppie possono richiedere il ‘matrimonio in ufficio’ in Comune dove pronunciare il fatidico sì per poi celebrare feste e matrimoni simbolici negli agriturismi e nelle ville del territorio. Per chi desidera invece celebrare un matrimonio simbolico nel cuore del centro storico potrà finalmente farlo nella suggestiva Rocca di Montestaffoli. Chi intende celebrare il matrimonio negli agriturismi e nelle ville potrà farlo con una cerimonia rapida in ufficio godendo di vantaggi economici rilevanti sul prezzo della cerimonia civile con una tariffa rivista per gli italiani (300 euro) e dimezzata per gli stranieri (500, sempre gratuitamente per i residenti (almeno uno). "Una decisione presa per dare una risposta agli operatori del settore – spiega Carolina Taddei, assessora al turismo del Comune di San Gimignano – Crediamo molto nel mondo del wedding per rilanciare un turismo messo a dura prova dalla pandemia e con il ’matrimonio in ufficio’ intendiamo agevolare le strutture ricettive del territorio".

Intanto parlano gli addetti: "Noi ristoratori ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo fatto il possibile, forse di più, per tenere accesi i fornelli e soddisfare amici e clienti e famiglie nel bisogno con pasti da asporto, a domicilio e ridato lavoro, con sacrifici con sei dipendenti ogni fine settimana. Per cercare di andare avanti. Con l’augurio e la speranza di una apertura prima possibile". E’ la riflessione a cuore aperto dello chef Gennaro Ferraro del "Feudo" (nella foto con il pizzaiolo Eugenio) già docente e prof di cucina all’alberghiero di Castelfiorentino.

R.F.