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San Gimignano, ora è allarme furti. Rotto il vetro di un’auto e sottratte sia la borsa che la carta di credito

E’ accaduto fuori dalla chiesa di Cellole e a distanza di pochi giorni da un fatto analogo a Pancole .

San Gimignano, ora è allarme furti. Rotto il vetro di un’auto e sottratte sia la borsa che la carta di credito

Spaccano il vetro posteriore della utilitaria lasciata a pochi passi dall’ingresso della chiesa, la pieve di Cellole e spariscono borsa e carta di credito con immediato prelievo di prelievo da 550 euro. Insomma le solite mani leste sono pronte a colpire dappertutto, dalle case, al cimitero e, per ora, fuori della chiesa. Quasi un classico perché giorni prima anche nel parcheggio fuori la chiesa del Santuario di Pancole hanno fatto il colpo con la stessa tecnica. Dalle parole e dalle denuncia agli uomini dell’Arma. Insomma non c’è da stare allegri. Questo insolito e inedito furto si commenta da solo; non c’è tranquillità da nessuna parte per questi ladruncoli e quello che è paggio non si può stare tranquilli neppure ad ascoltare in silenzioso rispetto le parole del Vangelo durante la messa della domenica. Nelle chiese fuori il centro storico. Insomma non c’è pace neppure in chiesa. Come è successo in quella silenziosa pieve romanica sopra la collina etrusca dove il maestro Giacomo Puccini fu ispirato all’opera Suor Angelica. Altri tempi. Purtroppo quello accaduto alla famiglia di Andrea di Piazza di San Gimignano popolare insegnante alle medie e maestro sportivo di tennis da tavolo è il classico esempio di ladri attenti e senza scrupoli quando domenica scorsa dopo la Santa Messa celebrata nella romanica e storica Pieve di Cellole sulla collina etrusca a pochi chilometri dal centro storico, sono usciti di chiesa e si sono trovati di fronte al fatto compiuto. La loro utilitaria bianca posteggiata a pochi passi dalla Pieve era stata visitata dal ladro o dai ladri che con un colpo secco hanno spaccato il vetro laterale e sottratta la borsa, lasciata per pura distrazione in auto, senza lasciare nessuna traccia, solo i frammenti dei vetri con dentro pochi spiccioli ma tutti i documenti e perfino la carta di credito. Il signor Andrea, racconta agli amici, si precipita a contattare per telefono i responsabili e gli uffici aperti H24 della carta di credito per bloccare tutte le operazioni, anche nei giorni di festa. E dopo varie manovre, racconta ancora, era riuscito a farsi dare dall’operatore di turno dall’altro capo del cellulare che la carta è stata bloccata. Denuncia il furto ai Carabinieri e gli stessi uomini dell’Arma lo hanno ricordato che un simile furto era stato denunciato proprio fuori la chiesa di Pancole. Quasi tranquilli vanno in banca e trovano l’amara sorpresa. La carta con il Pin, è stato detto, non è stata bloccata e dal conto è stato prelevato 550 euro. Non è possibile, impossibile. Non c’era nessuna traccia". Dicono. Si andrà per le lunghe.

Romano Francardelli