ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

San Gimignano, problema sanità. Il Comune all’Asl: "Penalizzati dai tagli per i prelievi e ai servizi"

La lettera del sindaco Marrucci e dell’assessora Morbis: "Riduzione troppo drastica per i bisogni dei cittadini"

San Gimignano, problema sanità. Il Comune all’Asl: "Penalizzati dai tagli per i prelievi e ai servizi"

Andrea Marrucci e Daniela Morbis, sindaco e assessora alla salute del Comune di San Gimignano protestano con l’Asl Toscana sud est per la rimodulazione dei servizi, che ha tra l’altro ridotto i giorni disponibili per l’effettuazione dei prelievi

Prima c’era stata la protesta non certo silenziosa degli increduli cittadini delle torri - dopo il taglio di giorni e nuovi orari da parte della Asl al distretto sanitario e al punto prelievi Cup, con prenotazioni che si allungano di giorni di attesa - che ha fatto rumore e non poco sul territorio dopo l’attenta lettura di quel comunicato affisso alla porta e all’interno del (provvisorio) distretto del Santa Fina, in attesa del nuovo e atteso progetto sull’ex ospedale.

Ma queste proteste, già segnalate dal nostro giornale, sono arrivate puntuali sul tavolo del sindaco Andrea Marrucci e della assessora alla salute Daniela Morbis. I quali si sono subito attivati per chiedere spiegazioni all’Azienda sanitaria con le prime parole di una "rimodulazione voluta dalla Asl per noi penalizzante", chiedendo "di intervenire nuovamente per ridare un servizio adeguato, proporzionato, non penalizzante per la nostra comunità".

Precisano inoltre: "Passare da quattro giorni in cui è possibile effettuare i prelievi a due mattine – affermano il sindaco Marrucci e l’assessora Morbis – è penalizzante per una città come la nostra. Lo avevamo fatto presente all’Azienda e la cittadinanza, giustamente, protesta. La Asl ha voluto e proposto questa riorganizzazione e noi avevamo fatto presente che si sarebbe trattato di una riduzione troppo accentuata dei servizi di prelievo rispetto alla situazione preesistente: ci pare che stia andando proprio così".

Pertant, proseguono sindaco e assessora alla salute, "a un mese esatto dalla nuova organizzazione, abbiamo scritto alla direzione Asl, per testimoniare quanto paventato, cioè una riduzione troppo drastica, e per chiedere numeri aggiornati sul pre e post riorganizzazione per avere riscontro anche numerico sul fatto che il servizio sia stato ridotto troppo, rispetto ai bisogni della popolazione e chiederne conseguentemente una revisione".

Ma per ora non sono arrivate risposte, rispetto a quel provvedimento adottato il 19 agosto. "Possiamo anche arrivare ad accettare – concludono Marrucci e Morbis – sportelli completamente automatizzati e informatizzati, come da obiettivi regionali e nazionali se un presidio è sotto certi standard come nel nostro caso e come ci ricorda la Asl, ma sui prelievi chiediamo occorra rintervenire subito per dare di nuovo un servizio adeguato e proporzionato alla cittadinanza".