San Gimignano si accende. Domani in piazza Pecori un convegno sulle carceri

Appuntamento nel teatrino parrocchiale per sviluppare un tema caldo e di stretta attualità come quello delle condizioni dei penitenziari italiani.

San Gimignano si accende. Domani in piazza Pecori un convegno sulle carceri

San Gimignano si accende. Domani in piazza Pecori un convegno sulle carceri

La condizione delle carceri italiane è l’argomento del convegno che si apre domani alle 17,30 nella sala del teatrino parrocchiale di piazza Pecori con la presentazione del libro ‘Come è in cielo, così sia in terra; il carcere tra giustizia e misericordia’ di padre Vittorio Trani popolare cappellano al penitenziario romano di Regina Coeli. Incontro-evento promosso dall’Associazione ‘Don Antenore Grassini’ indimenticato cappellano del carcere di San Gimignano che per mezzo secolo è stato la figura spirituale e sociale dei carcerari dalla divisa a strisce. A questo incontro sarà presente oltre all’autore, l’avvocato Giuseppe Fanfani, garante dei diritti dei detenuti della Regione Toscana, Fabrizio Ciuffini della segreteria nazionale Cisl Fns già segretario della Cisl-Polizia penitenziaria e dal moderatore del dibattito Fabrizio Cherici. "Una persona che ha violato la legge e finisce in carcere non deve perdere la dignità di essere umano". Scrive padre Vittorio Trani in quei capitoli, francescano conventuale e cappellano penitenziario e dal ‘78 nella casa circondariale di Regina Coeli. In quelle pagine si leggono le misure alternative a la rieducazione sui diritti dei carcerati e sul senso della pena dal dialogo con i giornalisti Stefano Natoli e Agnese Pellegrini che padre Vittorio ha incontrato e ascoltato la vita dei 250mila detenuti. "Volti e nomi, storie e paure si susseguono", scrive nella prefazione il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano. "Sembra quasi vederli, questi detenuti, con i loro sbagli, i loro errori, ma anche la loro voglia di ricominciare, di tornare a sperare". Il cappellano sottolinea di puntare sulle misure alternative e sulla rieducazione del detenuto e di un reinserimento nel mondo del lavoro una volta scontata la pena".

"Parole dense di umanità proprio in virtù di questo riferimento – ricorda Gabriello Mancini presidente dell’associazione don Grassini –, dobbiamo occuparci della realtà carceraria italiana oggi, in particolare sul nostro penitenziario di Ranza". Che lo storico cappellano don Antenore in quelle celle ha dedicato parte della sua vita spirituale. Quel prete, cappellano, parroco e proposto dalla tonaca nera cucita addosso e nell’anima.

Romano Francardelli