DIMASSIMO CHERUBINI
Cronaca

San Giovanni d’Asso, resort nell’ex fornace

Entro fine anno potrebbero essere rilasciate le concessioni edilizie. Qui sorgerà una struttura da 200 camere, quasi 100 ettari di parco

di Massimo Cherubini

Progetto di recupero urbano per l’ex fornace "Antella" di San Giovanni d’Asso. Dove per tanti anni sono stati sfornati svariati oggetti in argilla, presto nascerà in albergo di lusso. Duecento camere, con tutti i massimi comfort. Farà parte della catena "Lefay" che ha strutture in pregiate località turistiche sia estive che invernali.

Un grande resort in un’area di quasi cento ettari che punterà non al termalismo ma all’eccellenza. Parliamo di termalismo perché nella zona può essere captata acqua termale che scorre nel sottosuolo. Quella sulla quale intende puntare Sanoner, il proprietario di "Bagnacci". Un agriturismo che dista poco più di un chilometro, in linea d’aria, dalla vecchia fornace dell’Antella (per raggiungerli via terra si devono, invece, percorrere oltre dieci chilometri di strada) che, stando agli intenti delle proprietà, non dovrebbe essere concorrenziale.

L’Hotel Lefay intende imporsi sotto l’aspetto dell’eccellenza; a Bagnacci, grande qualità ma con l’obiettivo dello sviluppo è quello termale. Due progetti con tempi di realizzazione assai diversi. Per il recupero dell’area dell’ex fornace le tortuose procedure burocratiche sono ormai giunte verso la conclusione. Entro fine anno potrebbero essere rilasciate le concessioni edilizie. Il via dei lavori subito dopo. Duemila metri quadri destinati, oltre alle duecento camere, a tutti gli spazi e i servizi della struttura. Quasi cento ettari di area, di parco, da sistemare a supporto del resort.

Diverso il discorso per Bagnacci. Qui la famiglia Sanoner avvierà prossimamente le procedure burocratiche. Presentazione dei progetti, richiesta dei relativi permessi. Procedure che, in questo caso, dovrebbero essere più rapide in quanto non si tratta di recupero di un’area urbana ma di ristrutturazione. Due grandi progetti che vanno ad aggiungersi alle tante eccellenze che il comune di Montalcino vanta da anni. Quelle che si trovano nell’ex comune di San Giovanni che ora sono al centro di importanti poani di valorizzazione. Zona di elevato pregio ambientale, zona assai nota per il tartufo bianco, paese piccolo che custodisce una sua importante storia. Che ora volta pagina proponendosi nel mondo del turismo di gran classe. Tanti investimenti, ovviamente anche la creazione di non pochi posti occupazionali e l’intento di collocarsi tra uno dei tanti posti di forte richiamo turistico.