
Un insieme di strutture architettoniche con funzioni ben definite, di cura e riabilitazione, popolato di persone alle quali si cercava di dare, nei limiti del possibile, una vita ‘normale’. Questo era il San Niccolò, un vero e proprio villaggio dove per quasi due secoli, fino alla seconda metà del Novecento, Siena sperimentò un’esperienza di vita sociale all’avanguardia. E’ alla riscoperta di questa storia che punterà la prossima occasione proposta da Le Scoperte, la serie di passeggiate guidate nella storia di Siena curate dalle guide turistiche Federagit Confesercenti di Siena.
Domani alle ore 18, il percorso ’a sud del Campo’ che caratterizza gli itinerari di quest’estate si infiltrerà negli spazi dell’ex manicomio senese, che prese il via nel 1818 con la ristrutturazione del preesistente convento San Niccolò. Un cantiere dove si avvicendarono illustri architetti come Agostino Fantastici, Vittorio Mariani, Primo Giusti; tuttavia molto di quello che ancora oggi è visibile si deve alla creatività dell’architetto romano Francesco Azzurri e alla forza inventiva del direttore del Manicomio Carlo Livi. La somma di queste professionalità portò alla creazione di un villaggio interno alla città di Siena, con le sue piazze, i suoi giardini, gli edifici, i servizi e le attività lavorative proprie di una comunità. Un complesso architettonico in gran parte poi destinato a nuove funzioni, che in ogni caso merita di essere salvaguardato dall’oblìo: non a caso alcune delle sue parti, come il panopticon Conolly, sono state oggetto di sensibilizzazione negli ultimi anni.
Vicende storiche e produzione alimentare nei secoli hanno intrecciato le sorti di Siena a quelle di Montalcino, che fu ultimo baluardo dell’antica Repubblica. In realtà, Mons Ilcinus esisteva già molto prima della creazione del celebre Brunello che oggi la identifica: a ricostruire queste vicende punteranno le FuoriScoperte, la passeggiata guidata in programma dalle ore 10 di domenica 22 agosto, Gli ’appunti di viaggio’ condurranno il pubblico negli angoli meno noti della cittadina ricostruendone le sorti che la portano a sopravvivere alla caduta di Siena come suo ultimo avamposto, per terminare all’enoteca La Fortezza con un assaggio di eccellenze enologiche in collaborazione con Vetrina Toscana, . La partecipazione su prenotazione tramite l’indirizzo bit.lyprenotalescoperte. Telefono o whatsapp al 334 841 8736..