"Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani continua a ricorrere al ritornello del payback sanitario, in una forma che sembra aver assunto un tono ormai ricattatorio verso il Governo, per tentare di allontanare dalle proprie responsabilità una gestione a dir poco fallimentare del bilancio. Prova ne sono i più di duemila primari, non medici, presenti nella nostra regione, a confermare che la sanità pubblica, in Toscana, è caratterizzata da un proliferare di posti di potere, come ha fatto emergere il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, e l’aumento dell’Irpef, risultato, a danno dei toscani, di disfunzioni e incapacità nell’amministrare i denari destinati alla sanità ormai da tempo". È quanto afferma Francesco Michelotti, deputato e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. "Che debba essere il Governo Meloni a pagare i conti degli altri – aggiunge – perché è in vigore una norma sbagliata come quella che regolamenta il payback dei dispositivi sanitari, va davvero oltre l’assurdo. Mentre l’attuale esecutivo sta lavorando a una soluzione su questa legge errata, Giani dovrebbe farsi una domanda e darsi una risposta e, soprattutto, imparare ad amministrare bene i soldi pubblici, invece di confidare che debbano essere l’attuale Governo, o le imprese fornitrici di dispositivi medici, a risolvere le proprie inefficienze. Sono incommentabili, e i toscani lo capiscono, quelle politiche che si basano sulla presunzione che chi verrà dopo, risolverà gli errori altrui. Giani inizi a rendersi conto che si tratta di una narrazione che, ormai, non è più credibile".
Cronaca"Sanità e conti, le responsabilità della Regione"