Un protocollo che mette a sistema passato e presente, cultura e benessere: se il Santa Maria della Scala, nei secoli, è stato giaciglio di accoglienza e cura al servizio della comunità, oggi che rappresenta un complesso museale di fama internazionale, è proprio attraverso l’arte e la cultura che l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, sua continuazione operativa, e Fondazione Antico Ospedale, vogliono perseguire la salute psico-fisica dei cittadini, nello specifico dei dipendenti dell’Aou.
La collaborazione tra le due istituzioni, firmata ieri, ha infatti lo scopo di sviluppare attività congiunte e di promuovere il welfare culturale, attraverso convegni, anche internazionali, visite, percorsi dedicati a dipendenti, personale universitario convenzionato, specializzandi e tirocinanti, nonché agevolazioni per delegazioni e medici stranieri in training all’Azienda.
"Questo vuole essere il primo passo di un percorso verso un futuro condiviso – ha spiegato il presidente della Fondazione, Cristiano Leone –. Sempre di più, gli studi scientifici dimostrano che la cultura e le arti fanno bene all’anima e al corpo ed è fondamentale che il Santa Maria della Scala provveda alle necessità della comunità: stiamo costruendo una nuova identità al nostro complesso museale, fondata sull’idea che l’equazione patrimonio storico, artistico e culturale/benessere sia alla base di una società evoluta".
"È fondamentale anche che il personale sanitario, sempre a stretto contatto con i pazienti – ha aggiunto Leone –, assorbendo tutte le difficoltà del loro percorso di cura, possa trovare momenti di condivisione, possa vivere un ritorno a una spiritualità completamente laica per accompagnare ancora meglio i degenti ed essere una finestra per la loro anima. Lavorare in un contesto del genere significa abbracciare una vocazione, la loro è una missione di vita".
A mettere la firma sul protocollo il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, Antonio Barretta. "Oggi è un giorno importante – le sue parole –. Con questa collaborazione i nostri dipendenti potranno fare della cultura uno strumento per raggiungere il proprio benessere. Abbiamo sottoscritto intese anche con altre istituzioni cittadine, ma questa ha per noi una duplice valenza: ci permette di recuperare la nostra storia, visto che questi luoghi, anni fa, sono stati la ‘casa’ dell’Ospedale, ma anche di prenderci cura di chi si prende cura degli altri. Stiamo comunque già pensando a iniziative rivolte pure ai pazienti".