La partita del Santa Maria della Scala va ai tempi supplementari: da una parte Opera Laboratori, dall’altra il Comune con la Siena parcheggi, partecipata al 100% da Palazzo pubblico e che potrebbe subentrare in tutto o in parte alla società fiorentina. La proroga della gestione di tre mesi (come anticipato da La Nazione dopo l’incontro al vertice tra sindaco, assessore Pugliese, la presidente della Fondazione Lucia Cresti, il segretario generale Michele Pinzuti, il presidente di Siena Parcheggi Massimo Castagnini e i manager di Opera Laboratori, Stefano Di Bello e Daniele Petrucci), il massimo previsto dal contratto, harimandato la decisione sull’affidamento dei servizi, dopo che con largo anticipo il sindaco De Mossi aveva annunciato che non avrebbe approfittato della possibilità di raddoppiare l’incarico quinquennale di Opera, in scadenza a novembre.
Sul tavolo tre opzioni: la conferma di Opera, l’affidamento diretto a Siena parcheggi, l’ingresso di quest’ultima in un raggruppamento di imprese con Opera come capofila. Quarta opzione, che al momento pare la più lontana, un nuovo bando di gara, al quale Opera potrebbe partecipare, facendo tornare tutto al punto di partenza in caso di aggiudicazione.
Si torna quindi alla ricerca di una soluzione da qui al 9 febbraio, anche se le posizioni non sono vicine. "Stiamo valutando se è possibile trovare un punto di equilibrio tra noi e Opera – spiega Massimo Castagnini, presidente Siena Parcheggi –, in caso contrario potremmo anche ottenere l’intero affidamento".
Valutazione non semplice, perché la società che già sta mutando pelle, con l’aggiunta della riscossione tributi all’attività legata a sosta e mobilità, si troverebbe a operare in un campo totalmente inedito, in particolare sul fronte della promozione e della gestione delle attività culturali.
"In questi mesi – osserva Stefano Di Bello, manager di Opera – continueremo a lavorare come abbiamo sempre fatto per promuovere il Santa Maria della Scala e a breve è prevista l’apertura della Biblioteca Briganti. Avevamo chiesto la proroga di cinque anni, ci è stata proposta quella di tre mesi, come previsto dal contratto, e abbiamo accettato di proseguire con il consueto impegno. L’augurio è di poter individuare un percorso condiviso con una visione temporale più ampia, per proseguire il lavoro al Santa Maria e nelle realtà culturali della città". Cosa ci può essere sul piatto di un dialogo con Siena parcheggi? Per Di Bello, Opera parte da alcuni punti di fermi: "Per qualificare la nostra presenza al Santa Maria è necessario conservare le attività di marketing, promozione, comunicazione, prenotazione, biglietteria". Da qui parte la trattativa, un punto di contatto non sembra semplice.