Un giugno anomalo nella cittadina della Val d’Orcia. Per la prima volta dal 1962, San Quirico non vivrà la Festa del Barbarossa. Quella di domenica 21 giugno (con programma ufficiale al via da mercoledì 17) sarebbe dovuta essere la sessantesima edizione della rievocazione ideata da Orfeo Sorbellini per ricordare l’episodio più importante della storia locale, ovvero l’incontro fra Federico I di Svevia, il Barbarossa, e gli inviati di Papa Adriano IV, avvenuto a San Quirico nel 1155. E poi le sfide, accesissime e spettacolari, degli Arcieri e degli Alfieri dei Quartieri sanquirichesi (Borgo, Canneti, Castello e Prato), per conquistare le ambite Brocche dell’Imperatore. Ma dopo il rinvio a settembre, sancito lo scorso 21 aprile dall’Ente Autonomo Barbarossa (Eab), in cui fu anche deciso l’annullamento delle feste titolari dei rioni che avrebbero preceduto la Festa; nei giorni scorsi si è riunito il Consiglio Eab per prendere la madre di tutte le decisioni. E così si è arrivati ad una conclusione sofferta quanto prevedibile: Barbarossa 2020 annullato ed edizione numero sessanta rimandata al 2021, precisamente al 20 giugno, terza domenica del mese come vuole la tradizione. Le restrizioni ancora in vigore per il contrasto al Covid-19, sono i motivi che hanno fatto decidere per l’annullamento: dalle disposizioni sul distanziamento sociale e il divieto di creare assembramenti; fino all’impossibilità per i Quartieri di svolgere le proprie cene e le feste titolari, la Festa del Barbarossa non sarebbe potuta essere la stessa. "E’ stata una decisione molto sofferta - spiega il sindaco e presidente Eab Danilo Maramai -, ma sicuramente si tratta della decisione più giusta da prendere. Il Barbarossa rappresenta il momento espressivo della più alta socialità della nostra comunità e proporlo in forma ridotta o con delle limitazioni avrebbe voluto dire mortificare i nostri Quartieri e l’alto valore culturale, storico e sociale della nostra festa. Avrebbe inoltre voluto dire mancare di rispetto alle nostre tradizioni e ai nostri concittadini che fanno della loro passione e della loro identificazione con i propri Quartieri un motivo di orgoglio.Siamo già al lavoro per l’edizione del prossimo anno". E così per San Quirico sarà un mese di giugno mai vissuto prima: non sentiremo il rullo dei tamburi, mancherà la tensione degli ultimi giorni di prove per alfieri, tamburini e arcieri; non ci saranno le vie e le piazze imbandierate a festa.
Lorenzo Benocci