Sarteano (Siena), 18 marzo 2021 - Un computer vale un tesoro in tempi di dad e di genitori costretti a lavorare in smart working. Sicuramente facevano gola quelli della scuola media ‘Repetti’ di Sarteano che si trova in via Beato Alberto e che fa parte dell’Istituto comprensivo di Cetona. E’ stata visitata la notte scorsa dai ladri che hanno fatto razzia dei pc che si trovavano le laboratorio di informatica. Sul colpo stanno indagando i carabinieri per cercare di capire chi ha preso di mira l’istituto, posto in una zona abbastanza defilata anche se in mezzo alle abitazioni, subito dopo la rotonda venendo dal casello autostradale. In piena notte sicuramente hanno potuto agire indisturbati. E nessuno avrebbe sentito rumori strani. Sarà dunque difficile capire esattamente quando la banda è entrata in azione perché sembra che l’istituto avesse l’allarme ma non fosse al momento funzionante. Ad accorgersi che c’erano state visite un bidello quando al mattino ha aperto l’istituto. Subito sono stati chiamati i carabinieri della stazione locale intervenuti alle medie per un sopralluogo. Secondo una prima ricostruzione – la notizia ha in breve fatto il giro del paese – i ladri sarebbero entrati nel plesso forzando porte e finestre. E probabilmente sono andati dritti nell’aula di informatica dove sapevano di trovare i computer. Sarebbero una trentina i pc che hanno portato via: probabilmente ad agire è stata più di una persona perché è difficile che siano entrati ed usciti più volte dal plesso per sistemate il bottino. E uno da solo non ce l’avrebbe fatta. Null’altro sarebbe stato toccato nell’edificio per cui appare evidente che il furto era mirato. E studiato. La scuola adesso dovrà provvedere a ricomprare il materiale informatico tanto prezioso per i ragazzi anche se con la padenmia le lezioni in presenza sono a corrente alternata. «Ho ricevuto molte chiamate dai sarteanesi – dice il sindaco Francesco Landi – che vogliono attivarsi per una donazione. Una volta acquisiti numeri e caratteristiche dei pc rubati, dopo il confronto con la preside e il Comitato genitori, comunicherò come partecipare alla raccolta». «Stiamo collaborando con le forze dell’ordine per trovare i colpevoli», aggiunge l’assessore Lucia Mancini. Gli investigatori, sebbene non ci siano telecamere di sorveglianza a scuola, cercheranno di analizzare eventuali movimenti, anche delle macchine, visionando i filmati di quelle installate nel comune.