Schermitrice violentata a Chianciano: chiuse le indagini sui due indagati

Dal punto di vista della giustizia sportiva, invece, l’avvocato della ragazza aveva accusato la Fis di immobilismo

Un'aula di tribunale (Foto Ansa)

Un'aula di tribunale (Foto Ansa)

Siena, 11 luglio 2024 – La Procura di Siena ha annunciato la chiusura delle indagini sui due indagati per la violenza sessuale denunciata da una schermitrice della nazionale dell’Uzbekistan durante un ritiro a Chianciano. Il fatto è avvenuto nell’agosto dello scorso anno, quando la ragazza era ancora minorenne.

Fu lei a denunciare di essere stata abusata sessualmente da due giovani promesse della scherma italiana dopo una serata trascorsa insieme. Le indagini, coordinate dalla stessa procura senese, si sono concluse con la notifica agli indagati. Adesso potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio.

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Sul fronte sportivo, invece, non sono stati presi provvedimenti. Nei giorni scorsi uno degli avvocati della ragazza, Luciano Guidarelli, aveva accusato duramente la federazione. “Su quanto avvenuto, fino ad oggi, la Fis non ha mosso un dito - aveva detto il legale -. Solo uno degli schermidori si è autosospeso per una sola gara. La mia assistita non è stata mai ascoltata e a nulla sono serviti i miei solleciti”.

La federazione aveva risposto ribadendo “con totale fermezza la correttezza, la trasparenza e la responsabilità del proprio operato, nel rispetto delle regole, dell'indipendenza della Giustizia sportiva, dei ruoli e del Diritto".