Sarà il Consiglio di Stato a decidere sulla possibilità o meno di installare un’attività di raccolta scommesse in via Zani, a fianco di viale Toselli. L’azienda coinvolta ha promosso il ricorso dopo che il Tar ha confermato la decisione con la quale la questura aveva proibito l’apertura nel 2018. Motivo, la vicinanza a luoghi sensibili, da definizione della legge regionale che limita la possibilità di apertura di locali simili. Nel caso in questione, vengono chiamati in causa il bancomat di un’agenzia bancaria, due palestre, una scuola di danza, un Cral.
Nella sentenza del Tar, pubblicata lo scorso marzo, venivano rigettate le motivazioni avanzate dai legali dell’azienda, ricordando tra l’altro che "scopo della normativa è limitare la dipendenza dal gioco patologico e in tale contesto si deve dare rilevanza a tutti quei luoghi che abbiano potenzialità attrattive nei confronti di un numero indistinto di persone". Nel primo grado della giustizia amministrativa si erano costituiti il ministero dell’Interno e il Comune, per difendere la scelta della questura. Ora l’amministrazione comunale ha deciso la costituzione anche di fronte al Consiglio di Stato, dopo la presentazione del ricorso da parte dell’azienda.