Ha scritto al ministro della salute Orazio Schillaci, al sindaco di Siena Nicoletta Fabio e all’assessore alla sanità Giuseppe Giordano che ieri mattina l’ha ricevuto. Per conoscenza anche all’avvocato Gabriele Rizzo. Giuseppe Cangialosi, padre di un bambino nato al policlinico il 31 ottobre scorso, è rimasto indignato da quanto accaduto nel reparto di ostetricia-nido dopo il parto naturale della moglie. E ha chiesto spiegazioni alle istituzioni. L’assistenza non c’entra. "Il personale sempre all’altezza del ruolo", spiega. Il problema riguardava l’acqua da bere. Al mattino, visto che la moglie aveva sete, gli era stato risposto che con il pasto avrebbe avuto una bottiglietta per cui era andato a comprarla. Poiché nel pomeriggio provava ancora sete, si era sentito dire dagli addetti che il paziente aveva diritto a una bottiglia a pranzo e ad una la sera. Così il neo padre era andato a comprarne 6 da un litro e mezzo al supermercato. Poi le mail dove l’uomo chiedeva "se è una cosa normale quello che ho appena descritto. Auspico, da cittadino e da neo genitore, che se risultasse non conforme, venga individuato il responsabile. E che venga data l’acqua a tutti i pazienti ricoverati a tutela della salute stessa".
"Fino ad oggi non sono state ricevute segnalazioni sul quantitativo di acqua minerale fornito ai degenti. L’argomento è stato quindi approfondito dalla direzione. La disposizione di consegnare una bottiglietta da 500 ml per pasto risale al 2014. Fino ad allora usavano quella del rubinetto o provvedevano da sè. Dopo l’emergenza covid nel 2020 - spiega il policlinico – è stata data la possibilità di ordinare bottigliette extra ai coordinatori dei reparti. L’Azienda approfondirà le motivazioni per cui ciò non è avvenuto in quello oggetto della segnalazione dell’utente e, nel frattempo, sono state date già disposizioni per fornire i reparti di acqua confezionata in base alle richieste dei degenti, senza alcun limite giornaliero. Infine sarà studiata una modalità alternativa di distribuzione dell’acqua anche per contenere l’importante consumo di plastica che l’attuale sistema di distribuzione comporta".
"Informerò il ministro Schillaci delle ultime evoluzioni della vicenda", ribatte Cangialosi.
La.Valde.