Scotte, Piano sul benessere organizzativo ok. Dallo psicologo del lavoro al welfare per gli addetti

Approvato dalla direzione generale, punta a tutelare la salute psico-fisica dei professionisti. Così l’ospedale funzionerà ancora meglio

Scotte, Piano sul benessere organizzativo ok. Dallo psicologo del lavoro al welfare per gli addetti

Scotte, Piano sul benessere organizzativo ok. Dallo psicologo del lavoro al welfare per gli addetti

di Laura Valdesi

SIENA

Migliorare il benessere organizzativo e, di riflesso, anche il clima interno al policlinico di Siena: fresco di approvazione il piano di 22 pagine dove vengono declinati accorgimenti già adottati e altri invece nuovi. Vedi l’introduzione di uno psicologo del lavoro "per intercettare a prendere in carico situazioni conflittuali emerse nelle realtà organizzative legate ai rapporti gerarchici", si legge tra l’altro nel documento. Che è stato ampiamente condiviso – con sindacati e Consiglio dei Sanitari, solo per citare due passaggi – fino all’apertura della consultazione della bozza a tutti i dipendenti che potevano avanzare suggerimenti. Quindi l’ok della direzione generale. Il Piano sul benessere organizzativo dell’Aous senese, che tiene conto nello sviluppo dei contenuti anche delle indagini sul clima organizzativo del MeS della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, verrà ogni anno sottoposto a revisione. E, quanto alla sua attuazione, "sarà oggetto di definizione di cronoprogrammi e processi di monitoraggio".

"Il documento – si legge nell’introduzione – nasce dall’esigenza di rafforzare ulteriormente le iniziative aziendali in tema di benessere organizzativo volto a tutelare la salute psico-fisica dei professionisti, in vista di un costante miglioramento del funzionamento dell’organizzazione dell’Azienda ospedaliera universitaria senese". Premesso che il policlinico svilupperà strategie "per accrescere l’adesione alle indagini del MeS condivise in un confronto con i sindacati" per una migliore rappresentatività del fenomeno, si dedica in avvio spazio al potenziamento del Punto di ascolto già attivato nel 2020. Soffermandosi sull’introduzione dello psicologo del lavoro la cui attività dovrebbe essere orientata a prevenire il burn out, a rafforzare il senso di appartenenza all’Azienda, ad offrire sostegno legato al lavoro e alla gestione delle criticità relazionali su richiesta dei dipendenti, a livello individuale o di gruppo. Infine a rafforzare l’identità professionale, migliorando la comunicazione interna ai servizi e fra questi ultimi. La consigliera di fiducia, già nominata, rientra in questo capitolo come pure lo sviluppo e il potenziamento degli atti in tema di prevenzione delle aggressioni e tutela del personale che le subisce. E ancora: si spazia dal monitoraggio trimestrale delle ferie al progetto di istituzione di una banca delle ore in corso di definizione. Nel Piano entra poi la proposta di integrazione dei criteri di valutazione della performance individuale del personale dirigente con la valutazione dal basso, compresa quella di coordinatori-responsabili di piattaforma da parte dei dipendenti assegnati. Viene attribuita importanza anche alla comunicazione aziendale con l’intranet che verrà ristrutturato garantendo "la possibilità di un canale di comunicazione diretto in fatto di benessere e clima organizzativo con la direzione aziendale introducendo un indirizzo e-mail" ad hoc. Il Piano prevede inoltre l’istituzione di una settimana dedicata alla partecipazione e all’ascolto dei dipendenti con giornate di benvenuto ufficiale per i neo assunti e convenzionati, per esempio. In via sperimentale sarà poi messa nero su bianco una proposta congiunta con l’Università "relativa alle modalità di conferimento degli incarichi di facente funzione di direttore di Struttura che si basa sul principio della contendibilità di tutti gli incarichi eliminando forme di automatismo e assicurando pari opportunità di partecipazione alle procedure comparative". Sul piano del welfare per i dipendenti del policlinico sono in corso di verifica convenzioni a Siena e provincia per attività sportive e ricreative destinate anche ai loro familiari di primo grado. E visto che uno dei problemi che accentuano la mobilità degli operatori è trovare una casa (più il costo elevato), verranno definite convenzioni anche con operatori immobiliari che agevolino, specie i neo assunti, nella ricerca di una sistemazione.