Siena, 14 aprile 2022 - Scritte di stampo fascista e omofobo, con vernice nera e a caratteri cubitali, sono state fatte nell'ufficio di una dipendente dell'Università di Siena in base a quanto scoperto stamani dai suoi colleghi del dipartimento tecnico amministrativo dell'ateneo. Oltre a scritte inneggianti al Duce, Benito Mussolini, ('W Dux', 'A noi'), c'erano offese di stampo omofobo ('Fuori f...i') e anche contro la Cgil ('Fuori Cgil'), non solo sulle pareti della stanza ma anche sulla scrivania e l'intera postazione di lavoro della dipendente. L'Università di Siena ha presentato denuncia alla questura. Indagini della Digos che ha già effettuato un sopralluogo e acquisito i filmati delle videocamere interne.
La condanna di Giani e Nardini
«Un gesto inaccettabile e vigliacco che condanniamo fermamente e su cui ci auguriamo sia fatta chiarezza al più presto", dicono il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l'assessora a lavoro, Università e ricerca Alessandra Nardini. "Quanto accaduto è un episodio gravissimo, in Toscana non c'è e non ci sarà mai spazio per rigurgiti nazifascisti, omofobia, violenza e discriminazioni. I valori in cui ci riconosciamo sono quelli della Resistenza, antifascismo, inclusione, pari opportunità, rispetto e dialogo con i sindacati, pilastro della democrazia. L'università è il luogo della cultura e della conoscenza, fondamentale nella formazione delle giovani generazioni di cittadine e cittadini e non possiamo certo assistere in silenzio a quanto accaduto", proseguono Giani e Nardini che concludono esprimendo "solidarietà alla dipendente dell'Università, al rettore Frati, all'Ateneo tutto e alla Cgil".
Il sindaco De Mossi: "Una pagina nera"
Condanna anche da parte del sindaco Luigi de Mossi: ''Condanno nel modo più fermo l'insopportabile aggressione estremista registrata all'Università di Siena. È sempre una pagina nera per la nostra società quando un violento agisce nell'ombra per attaccare un'altra persona, sotto il profilo delle sue convinzioni politiche e culturali o del suo orientamento sessuale. La mia solidarietà alla dipendente e all'Università tutta, assieme all'auspicio che le indagini possano presto portare all'individuazione dei responsabili. In una brutta e triste vicenda, non sfugge un dettaglio - conclude il sindaco De Mossi - Gettata a terra, irrisa, si vede una bandiera dell'Europa. Non a caso vilipesa dagli squallidi autori del gesto, perché l'Europa è la casa che abbiamo edificato proprio nel nome di una società aperta".
Presidio della Cgil
Un presidio davanti al Rettorato dell'Università degli Studi di Siena sarà organizzato dalla Cgil per venerdì dalle 10 alle 12. "L'università degli Studi di Siena è democratica ed antifascista, non accettiamo minacce né intimidazioni: fuori i fascisti dall'Ateneo senese e dalla nostra città!», spiega la Cgil Siena in una nota.
Reazioni
"Quanto accaduto oggi è un gesto grave, assolutamente inaccettabile e che non può essere tollerato, né sottovalutato", sono le parole di condanna dell'onorevole Pd Susanna Cenni (Pd). "L'aggressione fascista compiuta, nella notte, vandalizzando un ufficio del Rettorato destinato all'accoglienza e all'inclusione, dispiegata con insulti personali, minacce omofobe attacchi alla Cgil, apologia di fascismo, ferisce la coscienza democratica dell'intera comunità accademica. e della città", sottolinea infine l'Anpi di Siena.
La solidarietà dell'Arci
“Siamo di fronte a un atto intimidatorio e omofobo di chiaro stampo fascista che condanniamo con fermezza nel nome dei valori democratici alla base della Costituzione e della Repubblica italiana. Domani (venerdì, ndr) Arci Siena sarà al presidio organizzato dalla Cgil davanti al Rettorato dell’Università degli Studi di Siena per esprimere piena solidarietà e vicinanza alla sigla sindacale e alla dipendente dell’Ateneo senese gravemente offesa da questo gesto ignobile”, si legge in una nota di Arci Siena. “Atti come questo, squadristi e incivili - continua la nota - non fanno parte della coscienza democratica di una società civile. Il fatto è ancora più grave perché si è verificato in un luogo che è simbolo di cultura, di studio e di formazione, cercando di minacciare la libertà di espressione, di opinione, di impegno civico e di rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici. Vogliamo i fascisti fuori dall’Università, fuori dalle istituzioni e fuori dalle nostre comunità e dal nostro territorio”.
Mazzeo: "Una mano vigliacca"
"A Siena qualche nostalgico del regime ha imbrattato un ufficio dell'Università con scritte fasciste, antisindacali e omofobe. Alla mano vigliacca che sta dietro a questo gesto indegno voglio ricordare che la Toscana è e sarà sempre una terra di Resistenza, che ha pagato con eccidi e stragi naziste la propria libertà. La nostra Costituzione è frutto di quella lotta antifascista e non arretreremo mai di un millimetro di fronte queste intimidazioni. Ai lavoratori dell'Università degli Studi di Siena, agli Studenti, al Rettore Frati e alla Cgil Confederazione Generale Italiana del Lavoro mando la solidarietà e la vicinanza mia e di tutto il Consiglio regionale della Toscana. Quelle scritte sono un'offesa inaccettabile a tutta la Toscana libera e democratica". Così sui social Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana.
L'Arcigay
"Quanto accaduto questa mattina al Rettorato conferma ciò che abbiamo sempre saputo e vissuto sulla nostra pelle: Siena non è un'isola felice, l'omo-lesbo-bi-trans-a-fobia esiste anche qui. L'episodio di oggi non è una bravata ma un atto intimidatorio gravissimo che condanniamo con forza e indignazione. Le scritte omofobe e fasciste rinvenute nell'ufficio di una dipendente dell'Università a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, sono inqualificabili ed inaccettabili. Bene ha fatto l'Università a prendere le distanze e sporgere denuncia e ci auguriamo che si faccia presto chiarezza sui responsabili". Lo afferma Arcigay Siena sulle scritte omofobe e fasciste al Rettorato.
La solidarietà di Letta
"Un grave episodio di vandalismo e intolleranza all'Università di Siena, da condannare con forza. Esprimo solidarietà alla Cgil e l'auspicio che vengano individuati i colpevoli». Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, commentando i vandalismi all'Università di Siena.