REDAZIONE SIENA

"Scuola medica di Siena inadeguata: 5 anni buttati via"

Gli specializzandi in medicina dell'Università di Siena denunciano la scarsa qualità della scuola di specializzazione in chirurgia generale, con didattica inesistente, pratica chirurgica assente e impegno lavorativo eccessivo. Molti colleghi hanno abbandonato la scuola dopo pochi mesi.

La beffa dopo la fatica del concorso per entrare nell’ambita Scuola di specializzazione medica di Chirurgia generale. Qualche giorno fa in una chat social degli specializzandi di medicina (SSM chirurgia generale su Telegram) è stata sollevata la polemica sulla situazione della scuola di specializzazione regionale, coordinata dall’Università di Siena, con pratica al policlinico: "La scuola di specializzazione in chirurgia generale dell’Università di Siena si è rivelata inadeguata sia dal punto di vista della didattica, sia della pratica chirurgica sia, ancora, dell’impegno lavorativo richiesto", inizia così il lunghissimo messaggio di uno specializzando che ha lanciato la discussione.

Una polemica sulla quale speriamo di avere spiegazioni. "La didattica in questa scuola di specializzazione è stata un vero e proprio disastro – ecco le dure critiche –: praticamente inesistente un programma formativo che prevede che uno di noi, dal primo al quinto anno, debba saper fare e, soprattutto, fare procedure chirurgiche gradualmente più complicate. Avviene tutto alla giornata senza una programmazione degna di una Scuola. I docenti non lasciano spazio a nessuno, trattando gli specializzandi come manovalanza senza alcuna considerazione per la loro formazione e crescita tecnica e professionale. La pratica chirurgica è del tutto inesistente: si esce dopo 5 anni che non si è in grado di operare da soli neppure un’ernia. Gli specializzandi al primo anno di corso, per un anno intero non entrano neppure in sala operatoria".

Insomma sono "5 anni completamenti buttati al vento - prosegue – e diversi colleghi hanno abbandonato la Scuola dopo pochi mesi di corso. Il problema è che, proprio per la scarsa qualità della scuola, l’anno scorso si è scritta solo una specializzanda su 16 posti disponibili, e quindi i turni di lavoro sono sempre di più, perché inizia a mancare la forza lavoro. Dall’altro lato gli specializzandi dal terzo anno in su iniziano a scappare via il più lontano possibile da Siena avendo la possibilità di fare i concorsi in ospedale".