Tornano in discussione gli accorpamenti cui in provincia di Siena sono destinate le scuole San Bernardino e Folgòre da San Gimignano. La giunta regionale ha approvato il piano regionale del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026 ma ha sospeso i 14 accorpamenti imposti dal Governo, in attesa che vengano rivisti i numeri in quanto la stima della popolazione scolastica toscana utilizzata come parametro per la determinazione del contingente organico di dirigenti scolastici e diretrrici/direttori dei servizi generali e amministrativi risulta inferiore rispetto al dato effettivo comunicato dall’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana riferito a novembre 2024. "Pertanto – si annuncia in una nota stampa – gli accorpamenti previsti in tale decreto risultano basati su conteggi errati".
Come spiegano il presidente Eugenio Giani e l’assessora Alessandra Nardini "Il ministero dell’Istruzione e del merito non ha proceduto all’aggiornamento annuale, mantenendo validi i contingenti di organico di dirigenti scolastici e direttrici/direttori dei servizi generali e amministrativi di tutte le Regioni fissato con il decreto interministeriale 127 del 30 giugno 2023. Nonostante abbiamo contestato questi numeri, nulla è cambiato e per questo abbiamo deciso di ricorrere al Tar per difendere la scuola pubblica toscana dai tagli del ministro Valditara e del governo Meloni. I dati definitivi di novembre 2024 hanno, a nostro avviso, confermato definitivamente che stabilire un numero di accorpamenti pari a 14 avrebbe determinato una ingiustificata riduzione del personale dirigente e non dirigente, una riduzione inoltre non conforme alla popolazione scolastica effettiva toscana, con i conseguenti disagi per il personale, le famiglie e più in generale per le studentesse e gli studenti".
Giani e Nardini confidano "che almeno questa volta il Tar riconosca l’illegittimità del comportamento del ministero e la necessità di rivedere tutta questa riforma sulla organizzazione della rete scolastica, a cui vogliamo ribadire la nostra contrarietà nel merito e nel metodo".