
di Laura Valdesi
SIENA
La prima donna presidente dell’Ordine degli avvocati di Siena, Lucia Secchi Tarugi. E adesso la prima toga senese eletta nel Consiglio nazionale forense. Poco più di 30 componenti su circa 243mila iscritti. "Sono felicissima – ammette Secchi Tarugi –, non ci sono neppure candidature vere e proprie. Qualsiasi avvocato ha l’elettorato passivo, purché cassazionista. Sono stata eletta per il distretto toscano insieme al presidente dell’Ordine di Firenze Giampiero Cassi".
Quali sono le funzioni del Consiglio nazionale forense?
"Si tratta della massima istituzione dell’Avvocatura. E’ anche l’organo di secondo grado per quanto attiene alle decisioni dei consigli in materia disciplinare e di primo grado relativamente ai reclami elettorali".
Visto il prestigioso incarico, allora, niente bis al vertice dell’Ordine degli avvocati senesi?
"E’ incompatibile con tale ruolo".
Ci sarà dunque un nuovo presidente dal 2023?
"Al 31 dicembre il mandato del consiglio attuale scade. Quindi ci saranno le elezioni. Ripeto, le due cariche non sono compatibili".
Fra i componenti c’è qualcuno che già esaurito i mandati e non può ricandidarsi?
"Si tratta di tre colleghe: Silvia Albani, Mariarita Mirone e Federica Goti. Gli altri si possono tutti ripresentare entro i primi giorni di gennaio. C’è da augurarsi che tanti abbiano voglia di partecipare".
Il bilancio del mandato triennale è positivo.
"Un’esperienza molto bella e formativa. Che mi ha insegnato tanto in un periodo particolarmente complesso. Le cose difficili della vita sono altre, però questo mandato, iniziato con un ricorso, è stato segnato dagli anni del covid sopportando una serie di importanti cambiamenti per l’avvocatura. Dalle udienze cartolari a quelle in remoto, per esempio. Le attese dei Dpcm. Anni in cui ho conosciuto meglio tanti colleghi e in cui tanti di loro mi sono stati vicini come spero di aver fatto io in questo periodo non semplice per la categoria. Comunque l’occasione per creare un substrato di appartenenza, imparando a collaborare fra le varie voci dell’avvocatura. Sono gratissima al consiglio e anche ai colleghi, compreso delle critichre perché quelle costruttive sono state di aiuto a correggere il tiro".
La priorità del futuro Ordine?
"Più un desiderio, costituire la camera arbitrale degli avvocati che nella nostra provincia sono 789. Questioni irrisolte sono legate alla carenza di organico del tribunale. Ma chiunque arriverà, se continuerà ad esserci collaborazione da parte di tutti gli iscritti coadiuvando il consiglio, molto potrà fare".
Le elezioni del nuovo Ordine degli avvocati si svolgeranno entro fine gennaio.