Dopo la lettera inviata dalla consigliera regionale Pd Elena Rosignoli all’arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice (appresa la notizia che Beko Europe è tra i ‘supporter’ dell’Anno Santo), e la risposta dello stesso cardinale, presidente della Conferenza episcopale della Toscana ("Sarà mia cura portare la vicenda all’attenzione del Santo Padre e di Monsignor Rino Fisichella, a cui è stata affidata l’organizzazione del Giubileo"), fonti vicine all’azienda fanno sapere che Beko Europe è citata come ‘supporter’ nel sito web dell’organizzazione del Giubileo in quanto, su richiesta del comitato organizzatore, ha donato alcuni elettrodomestici per l’arredamento delle ‘Case del Volontario’ che la Santa Sede ha messo a disposizione di chi presta servizio. Non si tratta quindi di una sponsorizzazione in denaro, ma di una donazione di tre frigoriferi e tre lavatrici, per un valore totale di mille euro.
Presente ieri a Siena, Rosignoli è tornata sull’argomento. "Casualmente sono entrata nel sito del Giubileo e ho appreso la notizia – ha spiegato –. Mi è sembrata un’incongruenza incredibile, considerando il piano di 2000 esuberi, di cui 299 lavoratori senesi, e la chiusura dello stabilimento da parte di Beko Europe. Conoscendo la sensibilità del cardinale Lojudice gli ho scritto perché si facesse portavoce, come già stava facendo, delle istanze dei lavoratori. Quando si parla di Giubileo, si parla di pellegrini di speranza, i dipendenti della Beko, la speranza la stanno perdendo. Non so se sarà un’azione utile, ma ho richiamato l’attenzione della Curia con l’auspicio di sviluppi positivi".
E sulle possibili soluzioni: "Per quanto riguarda la legge regionale sui consorzi industriali, non so se i lavoratori hanno tanta forza economica – ha affermato Rosignoli –. Per quanto riguarda l’acquisto dell’immobile da parte del Comune, non so quanto l’ente possa mantenere un impianto di produzione. Ci sarà un nuovo tavolo, vediamo cosa emergerà. Il problema è che di tavoli di crisi in Toscana se ne aprono quasi uno a settimana e Siena è spesso presente per tanti settori. Serve un’attenzione a livello nazionale, la situazione è davvero preoccupante".