REDAZIONE SIENA

"Senza borsa di studio a causa della burocrazia"

La manifestazione di alcuni studenti iraniani davant alla sede senese del Dsu

Ancora una volta la burocrazia è la nemica e in questo caso è nemica dell’integrazione. A renderlo noto sono stati circa venti studenti iraniani che con una manifestazione organizzata davanti alla sede senese del Dsu Toscana, in via Mascagni, hanno denunciato un problema non di poco conto: ovvero la loro impossibilità di accedere alla borsa di studio pur risultando beneficiari, avendone quindi diritto. Il motivo sarebbe appunto di natura burocratica.

"Da quasi 2 anni gli studenti hanno problemi a legalizzare i documenti per ottenere le borse di studio - scrivono i ragazzi di Cravos che hanno manifestato insieme ai diretti interessati - l’ambasciata o non concede gli appuntamenti per legalizzare i documenti, o addirittura non gli permette di avere il permesso di soggiorno. In questo modo questi studenti non riescono ad avere la borsa di studio al loro primo anno universitario".

Un problema che, coinvolgendo l’ambasciata, interessa tutto il Paese, ma che a quanto pare viene trattato in maniera diversa. "In altre regioni si è scelto di accettare i documenti non legalizzati, in Toscana ciò non è stato possibile, e non si sta affrontando il problema in nessun modo. - continua il collettivo studentesco - Per questo motivo gli studenti hanno iniziato una serie di presidi a Siena, Pisa e Firenze. L’integrazione non può essere voluta solo a parole ma deve essere permessa con azioni concrete che impediscano ad un’ambasciata di escludere arbitrariamente gli studenti che arrivano da un Paese".