Serata dedicata ai Barbari. Valenti rilegge la storia

Conferenza spettacolo martedì al Museo Archeologico di Monteriggioni. Il dibattito: ’Brutti, sporchi e cattivi o creatori di un nuovo mondo?’.

Serata dedicata ai Barbari. Valenti rilegge la storia

Lo studioso Marco Valenti

Conferenza spettacolo dedicata alla storia per dare risposte sul tema ’I Barbari a casa loro. Brutti, sporchi e cattivi o creatori di un nuovo mondo?’. Il compito di argomentare con dovizia di particolari e curiosità sarà di Marco Valenti dell’Università di Siena (cattedra di Archeologia Medievale), in collaborazione con Lo Stanzone delle Apparizioni. L’appuntamento è martedì alle 21.15 nel chiostro di Abbadia Isola, al MaM – Museo archeologico Monteriggioni. In caso di maltempo l’evento sarà in Sala Ildebrando.

Siamo abituati a conoscere i Barbari soprattutto per le invasioni/migrazioni. L’attenzione è infatti rivolta agli estesi raggruppamenti armati che tra IV e VI secolo costituirono dei regni in gran parte dell’Occidente. Si tratta però della visione parziale di una storia in realtà millenaria, connotata da un livello di scoperte archeologiche formidabili, svoltasi tra l’Europa centro-settentrionale, quella centro-orientale, la penisola scandinava. Territori connotati da centri di popolamento ed economie diverse che, soprattutto intorno all’VIII secolo, iniziarono a uniformarsi oltre a essere protagonisti da tempo di un ampio circuito di commerci e grandi mercati in sostituzione dei traffici mediterranei. Sono vicende affrontate di rado in Italia pur avendo prodotto esiti importanti, in seguito ai quali un "centro" (l’Impero romano) venne sostituito dalla "periferia" (il Barbaricum) in un formidabile ribaltamento di ruoli a partire dal V-VI secolo. Le sconfinate terre aldilà dell’antico limes romano si caratterizzavano per la presenza di società tribali dinamiche e in continuo cambiamento. L’evoluzione delle sepolture elitarie e i centri insediativi noti mostrano l’emergere di capi tribù impegnati nel gestire bande di guerrieri impiegate come fattore di stabilizzazione sui propri territori ma anche come eserciti, persino polietnici, in guerre regionali per fare bottino o per allargare la propria sfera di influenza. In quei secoli, Roma costituiva un’attrattiva come fonte di arricchimento. Richiedeva alleanze dietro remunerazione, creava occasioni "lavorative" come mercenari, poteva essere obiettivo di saccheggio oppure di pagamenti da esigere. I capi tribali cercarono di affermare la propria figura e dinastizzare la posizione conquistata. Informazioni 0577 304834. Possibile fare un aperitivo con tagliere, a 15 euro, al BarMaM.

Fabrizio Calabrese