Ci sarà anche una delegazione di lavoratori dello stabilimento Beko di Siena all’apertura della Porta santa stamattina nella Cattedrale. A invitarli, lo stesso cardinale Augusto Paolo Lojudice che non intende far venire meno la sua vicinanza ai 299 operai, che dal 31 dicembre del 2025 si troveranno senza lavoro.
Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil di Siena, annuncia: "Saremo una bella delegazione, circa una settantina di lavoratori. Nell’ultimo incontro con l’arcivescovo a Palazzo vescovile, il cardinale ha ribadito il suo impegno a sostenere la vertenza, tanto da proporre anche un pranzo insieme ai lavoratori". E ancora: "Il cardinale non solo difende l’occupazione, ma sottolinea anche il senso etico del lavoro, che oggi viene concepito solo come strumento di profitto – continua Miniero –. Si è perso infatti il vero significato del lavoro così come è riportato nell’art.1 della Costituzione: il lavoro esplica la dignità e il valore aggiunto delle persone nella costruzione della società e l’arcivescovo è in prima linea per difendere il senso etico dell’occupazione". La segretaria di Fiom Cgil conclude: "Da parte del cardinale c’è stata una solidarietà concreta, che ci sarà anche in futuro. In questa vertenza nazionale, ci stanno arrivando feed-back sul fatto che la multinazionale non si aspettasse una reazione così forte proprio dal sito della piccola Siena. Siamo infatti riusciti a richiamare alla responsabilità sia la proprietà turca che il Governo. Con le iniziative dal basso si sovvertono i poteri precostituiti".
Soddisfatto Massimo Martini, numero uno della Uilm di Siena: "Dal cardinale sta arrivando un sostegno pieno e vero. Il suo invito all’apertura del Giubileo 2025 ci darà nuova visibilità, infatti avremo all’interno della Cattedrale un’area dedicata solo ai lavoratori del sito senese. Si tratta di un passaggio importante, ma non finisce qui". Martini fa riferimento agli Stati generali del lavoro annunciati dall’arcivescovo: "Da parte del cardinale c’è stato un coinvolgimento pieno – afferma il vertice della Uilm –. Per quanto ci riguarda, noi continueremo la mobilitazione: nei prossimi giorni faremo visita ai detenuti del carcere di Santo Spirito a Siena con don Carmelo Lo Cicero, per portare loro solidarietà. Il tutto in attesa di conoscere la data della nuova convocazione del tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy, attesa dopo il 20 gennaio". Per Giuseppe Cesarano, segretario della Fim Cisl di Siena, "il cardinale sta dimostrando grande sensibilità verso la vertenza Beko, che per Siena rappresenta una perdita enorme visto che si tratta dell’unica azienda manifatturiera presente in città".
Cesarano non ha dubbi: "Non vedo possibile alcuna ricollocazione dei lavoratori dello stabilimento di viale Toselli – afferma con decisione –. Se saremo fortunati, potrebbe esserci una reindustrializzazione". E infine: "Mi piacerebbe che anche da altre parti arrivasse ai lavoratori di Beko la stessa dedizione che sta mettendo il cardinale Lojudice verso una vertenza, che investe tutto il territorio".
Intanto alle celebrazioni di questa mattina in Cattedrale parteciperà anche Simone Martini, l’operaio che è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco insieme ad altri colleghi dei siti italiani di Beko destinati alla chiusura. Attesi inoltre i rappresentanti delle istituzioni. La presidente della Provincia, Agnese Carletti, ha già dato conferma della sua presenza sia alla messa solenne a Siena sia alle celebrazioni previste nel pomeriggio a Chiusi.