PAOLO BARTALINI
Cronaca

Sfrattato con la famiglia. L’incredibile vicenda di un uomo di sessant’anni

La moglie e la bambina di otto anni sono adesso ospiti in una struttura mentre per lo sfortunato protagonista ricovero temporaneo alla Caritas.

La pazzesca vicenda di un uomo e la sua famiglia rimasti senza casa e costretti a separarsi per trovare un ricovero

La pazzesca vicenda di un uomo e la sua famiglia rimasti senza casa e costretti a separarsi per trovare un ricovero

Il dramma di una famiglia unita dall’affetto eppure divisa da eventi a volte impensabili della vita. Un sessantenne, pur lavorando in un’azienda e pagando regolarmente come spiega lui stesso il canone di affitto, si è trovato in breve tempo senza casa, sfrattato e con il conto corrente bancario pignorato. La moglie e la bambina, otto anni, alloggiano ora in una casa famiglia. L’uomo ha bussato alle porte della Caritas San Giuseppe a Poggibonsi, che da poco meno di un mese ha aperto presso la parrocchia dello Spirito Santo un dormitorio per accogliere in forma temporanea delle persone in emergenza, trovando ospitalità per alcuni giorni come da regolamento dello stesso ente. Che affronta senza pausa i diversi casi di disagio, legati soprattutto a sfratti. "A livello abitativo, la situazione è paradossale nella sua urgenza – si spiega dalla Caritas – in una Valdelsa nella quale si registrano più di mille appartamenti sfitti. E il mercato immobiliare è bloccato". La Caritas ha offerto un tetto prolungando la permanenza (dai tre giorni previsti a una settimana) per volontà di Don Gianfranco Poddighe, parroco che dirige Caritas San Giuseppe. Ma da domani l’uomo dovrà lasciare il suo spazio nella struttura. La moglie e la figlioletta sono ospiti in una casa famiglia, a Colle. E per l’uomo la prospettiva dell’immediato, in assenza di fatti nuovi, sarà il rifugio nella sua auto per la notte come era avvenuto anche nella fase successiva allo sfratto. Originario della Nigeria, il sessantenne, cittadino italiano, dal 2009 risiede nel nostro territorio. "In sedici anni - racconta - mai conosciute difficoltà con il proprietario dell’appartamento in cui abitavo, a Colle. Poi è subentrato un nuovo titolare che ha acquistato l’immobile dal precedente proprietario, e lì per me sono iniziati i problemi. Fin quando non ho ricevuto dal Tribunale l’ingiunzione per ‘occupazione senza titolo’ dell’appartamento. E adesso sono senza una casa, lontano dalle persone a me più care e costretto a dormire in macchina con il gelo e con la mia salute instabile tra ipertensione e diabete. Ho un lavoro, ma nel frattempo mi è stato pignorato il conto corrente in banca". Da Caritas, un appello: "Serve solidarietà perché questa è una vicenda ingiusta. La vita deve essere dignitosa per tutti e il diritto alla casa è fondamentale. Come Caritas proviamo a dare una mano, per quanto ci è possibile".

Paolo Bartalini