
’Sfregio’ al Site transitoire "Nessuna tutela dal Comune" L’opera verso l’addio alle Crete
Compare sui social listato a lutto il Site transitoire,, installato dall’artista Jean-Paul Philippe tra le Crete senesi nel comune di Asciano nel 1993, segnando il primo ritorno dell’uomo nella campagna abbandonata. Il motivo? In un lungo post si spiega il gesto in segno di protesta contro l’amministrazione comunale, accusata di "mancanza di considerazione" e di "totale indifferenza ai rischi che corre la scultura". Quella che viene contestata è una serie di provvedimenti considerati irrispettosi verso l’opera d’arte: "Come esempio di questa mancanza di rispetto, negli ultimi anni è stato approvato un progetto per triplicare in grandezza il luogo di raccolta e compostaggio dell’umido, a 200 metri in linea d’aria della scultura, ed è stata prevista anche la realizzazione di uno svincolo dalla Siena-Bettolle che avrebbe un forte impatto luminoso e acustico sull’area". E ancora: "L’anno scorso, senza contattare l’artista né l’Associazione Site transitoire, che gestisce i diritti d’immagine dell’opera, la scultura è stata utilizzata per la promozione di un evento musicale per migliaia di persone. Scoperto casualmente il programma, abbiamo evidenziato al Comune di Asciano i nostri timori per i danni che potevano essere procurati all’opera. Purtroppo gli impegni presi dagli organizzatori non sono stati rispettati, facendo sì che l’area venisse trasformata in un parcheggio". La presidente dell’Associazione Site transitoire Alessandra Rey e l’artista Jean-Paul Philippe avrebbero più volte "chiesto al Comune di Asciano di intervenire, di creare una cartellonistica adeguata per indicare i comportamenti pericolosi a tutela della sicurezza delle persone e di creare un parcheggio per le auto in modo che non salissero fino all’area della scultura danneggiandola, ma niente è mai stato fatto". Ieri, l’ennesimo ’sgarbo’: il concerto ’Piano Tribute to Ennio Morricone’, organizzato a chiusura dell’Asciano Suono Festival con l’inaugurazione del vicino Anfiteatro delle Crete. "Per puro caso abbiamo poi scoperto l’evento – tuona l’Associazione –. Queste scelte non solo hanno minato il rapporto di fiducia con il Comune, ma ci fanno dubitare della sua volontà di proteggere e preservare il luogo e l’opera. Di fronte a tutto questo ci poniamo il serio problema se convenga o meno lasciare la scultura in questo territorio. Proprio quando volevamo festeggiare i trent’anni del Site transitoire ci troviamo invce a pensare di dare l’addio a queste amate colline".