di Orlando Pacchiani
Francesco Michelotti, candidato alla Camera per Fratelli d’Italia: tutti i sondaggi danno il centrodestra avanti, cosa vi aspettate in provincia?
"Intanto essere avanti nei sondaggi non significa avere in tasca una vittoria che va costruita giorno per giorno, con una campagna elettorale tra la gente, di ascolto e illustrazione dei programmi. Percepiamo un grande entusiasmo anche dalle nostre parti, contiamo che possa tradursi in voti il 25 settembre".
Del resto governate i tre capoluoghi di provincia nella Toscana sud.
"Questo è un buon punto di partenza, anche perché il centrodestra sta ben amministrando nei tre capoluoghi di provincia. Anche io sto facendo un’esperienza in prima persona che potrà essere messa a frutto in Parlamento in caso di elezione".
Per il Pd ci sono due destre, voi e Scaramelli. Che ne pensa?
"Non amo parlare degli altri, ma il Pd mi sembra in grave difficoltà e imbarazzo, anche perché da anni schiera persone che nulla hanno a che fare con questo territorio: Padoan, Letta, Rossi Boldrini… Il resto sono schermaglie elettorali".
Lei è al quarto posto nel listino, ma ha parlato di concrete possibilità di elezione: su quali basi?
"Chi mi precede ha elevate probabilità di essere eletto altrove, tra collegi uninominali e listini proporzionali; per questo un voto a Fratelli d’Italia non è solo per Giorgia Meloni premier, ma anche per mandare in Parlamento una persona che vive, lavora e amministra da anni questo territorio".
A proposito di territorio: quali priorità indicherà nel programma?
"Prima di tutte le infrastrutture, dalle strade alle ferrovie, perché scontiamo un deficit notevole. Poi la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari, in un contesto che vive molto di turismo, e l’attenzione al mondo delle imprese, con l’abbattimento del costo del lavoro facendo anche leva sul principio "più assumi, meno paghi".
Quali saranno le prime emergenze per il prossimo governo, se vincerete?
"Da subito il caro bollette, che sta provocando situazioni davvero difficili. Poi la gestione dei fondi Pnrr, che possono offrire tante opportunità al Paese, e la garanzia di mantenimento delle pratiche avviate per il bonus 110 per cento, perché le imprese hanno bisogno di certezze, soprattutto nell’edilizia che rappresenta il motore dell’economia".
La destra evoca paure di derive autoritarie e tendenze nostalgiche. Cosa replica?
"Sul passato non c’è più niente da dire, da noi non c’è posto per i nostalgici del fascismo, che servono solo alla sinistra come utili idioti".
E sulla politica estera, guardando alla Russia?
"Giorgia Meloni ha ribadito in maniera categoria che la scelta atlantista non è argomento di discussione".
Non pare così per qualcuno dei vostri alleati, Lega in testa.
"Io posso parlare per Fratelli d’Italia, ma sono certo che con Meloni premier anche eventuali suggestioni putiniane verrebbero messe in terzo piano. La nostra scelta è chiarissima".
Quando partirà in concreto la campagna elettorale?
"Le prime iniziative si sono già tenute, l’incontro con i cittadini è quotidiano. Il 2 settembre inaugureremo la sede alla Lizza, sarà un luogo importante di dialogo con tutti quelli che lo vorranno".