
Dura replica del partito di centrodestra alla segretaria dell’Unione comunale Dem, Salluce ’Passione Democratica’ rilancia: "Ecco le nostre idee per prevenire la violenza tra i giovani".
Il tema della sicurezza in centro storico accende il confronto politico. Il gruppo consiliare e il Coordinamento comunale di FdI replicano alla nota della segretaria dell’Unione comunale Pd, Rossana Salluce, che criticava Palazzo pubblico circa l’amministrazione dopo i casi di violenza in città. "Gli episodi a cui si fa riferimento, come la rissa in via Pianigiani – sottolinea FdI – sono figli di anni di immigrazione incontrollata, promossa e difesa proprio dai governi di centrosinistra, che oggi tenta goffamente di scaricare su altri le responsabilità del degrado sociale che loro stessi hanno contribuito a generare. L’amministrazione del sindaco Fabio ha potenziato la videosorveglianza, approvato il regolamento per l’armamento della Municipale (nonostante il voto contrario del Pd) e aumentato i controlli a supporto delle forze dell’ordine". E ancora: "Abbiamo scritto al prefetto, chiedendo maggiore attenzione e interventi più incisivi. La nostra lettera testimonia la concretezza del nostro impegno e la volontà di collaborare con le istituzioni competenti". Infine l’affondo: "Il Pd, invece di tentare un maldestro scaricabarile, dovrebbe fare autocritica e spiegare ai cittadini come mai, dopo anni di governo cittadino e nazionale, la situazione è peggiorata proprio a causa delle loro scelte ideologiche e delle loro politiche permissive. Noi continueremo a lavorare per garantire una città più sicura per tutti".
Intanto l’associazione ’Passione Democratica’, legata al Pd, lancia una serie di proposte: "Crediamo che la violenza non sia mai la risposta. Vogliamo proporre soluzioni che promuovano l’inclusione, la comprensione reciproca e la coesione sociale". Di qui alcune idee: "Creare luoghi sicuri dove i giovani possano esprimere le loro preoccupazioni e trovare supporto attraverso incontri con mediatori culturali e psicologi. Promuovere eventi e attività che coinvolgano giovani di diverse origini e background, per favorire l’integrazione. Introdurre programmi educativi nelle scuole che insegnino la gestione dei conflitti e l’importanza del rispetto e della diversità. Infine collaborazione con le associazioni locali per sviluppare progetti che rispondano alle esigenze dei giovani e promuovano una cultura di pace".
C.B.