LAURA VALDESI
Cronaca

Il questore rincuora Siena: “Rimane una città sicura. Ad ogni fatto accaduto data sempre una risposta”

Riguardo alla maxi rissa in via Pianigiani “tutto ciò che è possibile lo abbiamo già fatto”. Più presenza di pattuglie sul territorio per stare vicini alle esigenze dei cittadini

Il questore rincuora Siena: “Rimane una città sicura. Ad ogni fatto accaduto data sempre una risposta”

Siena, 11 aprile 2025 – “Siena resta sicura? Certo, rimane quella che ho trovato e che ogni giorno ci sforziamo di rendere sempre più sicura”, rivendica il questore Ugo Angeloni parlando a margine della festa della polizia in riferimento ai recenti e gravi episodi avvenuti nel centro storico. “Non smetterò di affermare che ci sono sì fatti che accadono ma la mia esperienza, la riscontro quotidianamente, è che rispetto ad essi c’è una risposta da parte delle istituzioni. E per quanto riguarda le forze di polizia, mi sento di accomunare anche i colleghi, si arriva sempre alla ricostruzione dei fatti e all’individuazione dei responsabili. Magari può accadere che, rispetto alla sensazione di insicurezza immediata quando alcuni episodi si realizzano e vengono vissuti anche a livello social, l’azione richiede un attimo di tempo per mettere insieme i tasselli. Ma vi assicuro che Siena è una città dove noi riusciamo sempre a dare le risposte”, rassicura Angeloni. Insomma, le forze dell’ordine sono presenti anche se, è chiaro, la scoperta dei presunti colpevoli non può giungere in un batter di ciglia.

Quanto alla rissa clamorosa in via Pianigiani in cui è rimasto ferito un pakistano intervenuto per difendere un giovane connazionale, il questore senza svelare segreti garantisce: “Tutto ciò che era possibile è già stato fatto. Continuiamo ad operare. Poi sulla tematica specifica non posso dire altro perché sapete bene che la normativa prevede che certe comunicazioni vengano date successivamente”.

RIvendica che sul versante della sicurezza c’è stato un potenziamento della presenza sul territorio della polizia. “Ci siamo riusciti contandoci e mettendo più persone a fare il servizio di Volante. E’ stato un lavoro importante per il quale ringrazio anche le organizzazioni sindacali con cui ho avuto uno scambio di vedute costruttivo che ha consentito di dare gambe a questo progetto. Non sono abituato a parlare di numeri – ammette – ma possiamo dire che c’è stato un incremento del 60% delle pattuglie espresse sul territorio. Attraverso una rimodulazione del personale destinato appunto ai servizi interni rispetto a quello di pattugliamento del territorio, nel settembre scorso è stato raddoppiato il numero di operatori in forza all’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, che ha toccato punte di 52 unità. Il risultato è stato appunto l’incremento del 69% della presenza sul territorio, testimoniato delle pattuglie impiegate. A tale obiettivo hanno concorso con particolare impegno operativo i commissariati di Chiusi e Pogguibonsi, la polizia stradale e ferroviaria, la sezione della cybersecurity. In totale, durante l’intero periodo dell’anno, a parità di risorse impiegate, è stato registrato un aumento di circa il 20%”.

Il questore evidenzia dunque la maggiore presenza in strada che contrasta la sensazione di insicurezza quando accadono fatti anche nella nostra città. “Un’azione che a 360 gradi è riuscita sempre a chiudere il cerchio rispetto agli episodi da cui a volte siamo rimasti colpiti. Tutti i tasselli vengono raccolti e sottoposti all’autorità giudiziaria oppure arrivano provvedimenti del questore di natura amministrativa”, ancora Angeloni. Il richiamo al daspo è evidente, anche se il cittadino a volte pensa che sia poco dire ’allontanati’ a chi ha tenuto un comportamento sbagliato. Ma chi viola un provvedimento come questo, di sicurezza urbana, che tende a prevenire e contrastare atteggiamenti che limitano o non consentono la fruizione di spazi alla città generando insicurezza, “ha nel tempo i suoi effetti finali”, spiega ancora il questore.