ENZO MARTINELLI
Cronaca

Siena Biotech e Palazzo della Provincia, Pantalone paga due volte

La Fondazione Mps ha investito 8 milioni per i laboratori costruiti a sue spese. L’Asl comprerà con soldi pubblici la sede mai finita

di Enzo Martinelli

Chi vive lontano da Siena e non conosce la storia contemporanea della città del Mangia direbbe che la Fondazione Monte Paschi ha fatto un affare a comprare all’asta l’immobile posto in Via Pietriccio-Belriguardo (già sede di Biotech, società fallita) al modico prezzo di 8 milioni. Il valore dell’edificio, alcuni mesi addietro, nelle prime fasi del procedimento fallimentare veniva fissato infatti intorno ai 25 milioni di euro.

Sta di fatto che quell’immobile che oggi ospita Toscana Life Sciences, è stato costruito e pagato con i soldi della citata Fondazione ai tempi in cui annualmente erogava i dividendi (negli ultimi anni gonfiati) della Banca da cui prende il nome.

Insomma la Fondazione MPS finisce per pagare due volte lo stesso stabile, una prima volta al momento della costruzione per l’intero costo dell’investimento, e ora nella seconda fase fallimentare, per una cifra ridotta a un terzo.

Formalmente la FMPS è un ente privato, gestito e amministrato con le modalità tipiche del diritto e della politica. I cittadini senesi però, giustamente, la ritengono un patrimonio di loro proprietà, come del resto si consideravano possessori della Banca MPS, quando la maggioranza azionaria dell’Istituto di credito era in mano alla Fondazione. Dunque i soldi e gli affari della Fondazione sono considerati pubblici come indirettamente collettiva è ritenuta la loro gestione per la ricaduta che ha sulla vita della città. Al riguardo sembra di capire che il riacquisto del citato immobile venga giudicato unanimemente positivo. La struttura servirà infatti per sostenere le attività connesse allo sviluppo del settore delle biotecnologie.

Anche l’immobile in costruzione da una ventina d’anni posto nei pressi della Stazione ferroviaria, che doveva ospitare gli uffici dell’Amministrazione Provinciale, verrà acquistato per circa dieci milioni da un altro Ente pubblico, stavolta finanziato da soldi regionali. L’edificio verrà completato e adibito ai servizi sanitari con i soldi dell’Azienda ospedaliera, che sembra in questa periodo molto attiva sul mercato immobiliare. Infatti dovrebbe compare (con altro denaro pubblico) dall’Università degli Studi anche una residua parte dell’ospedale delle Scotte ancora facente capo all’ateneo; inoltre dovrebbe vendere il Poliambulatorio di Pian d’Ovile.

In passato il Comune di Siena vendette all’Amministrazione Provinciale il Palazzo di Piazza d’Armi che ospitava la ex scuola Cecco Angiolieri, per farne la sede del Provveditorato agli Studi. Successivamente l’edificio è stato destinato all’Università per Stranieri.

Insomma con i soldi di Pantalone a Siena si compra, baratta e vende tra Enti pubblici per la delizia di valutatori, consulenti, studi legali, notai e non solo. Per la verità ai cittadini poco interessa la titolarità degli Enti proprietari delle strutture destinate ai pubblici servizi. Forse aspettano investimenti che creino lavoro e arricchiscano effettivamente il patrimonio edilizio pubblico idoneo a soddisfare i bisogni vecchi e nuovi della collettività.