REDAZIONE SIENA

Siena cardioprotetta Si amplia la rete dei defibrillatori in città

Il protocollo d'intesa firmato da Comune, Università, Asl e altri enti mira a rinnovare e manutenere la rete di defibrillatori semiautomatici presenti sul territorio per garantire adeguata sicurezza alla popolazione. Una campagna di informazione permetterà di diffondere la cultura della cardio protezione.

Siena cardioprotetta Si amplia la rete dei defibrillatori in città

Dare un nuovo impulso alla rete di defibrillatori presente nel territorio comunale per una diffusione capillare della cardio protezione. È l’obiettivo di ‘Siena Cardioprotetta’, il progetto che ha dato vita al protocollo d’intesa firmato dal Comune insieme a Università, Università per stranieri, Asl Toscana Sud Est, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, Pubblica Assistenza, Arciconfraternita di Misericordia, Asp ‘Città di Siena’ e LILT. Un modo per garantire adeguata sicurezza alla popolazione, attraverso campagne informative sull’utilizzo degli strumenti e corretta manutenzione della rete di defibrillatori semiautomatici esistenti sul territorio, con l’istituzione di un comitato di coordinamento.

"Un esempio di proficua collaborazione fra enti, istituzioni e associazioni del territorio – ha spiegato Giuseppe Giordano, assessore alla sanità, durante la firma del protocollo in scena in Sala delle Lupe – per rinnovare e manutenere la rete dei Dea, aspetto fondamentale per la tutela della salute della popolazione. L’atto apre a nuove collaborazioni e permetterà di garantire strumenti funzionanti su tutto il territorio, la mappatura e la programmazione di future installazioni per rendere Siena sempre più ‘cardioprotetta’".

Anche attraverso la diffusione della cultura della cardio protezione, definita dal sindaco Nicoletta Fabio "un atto di civiltà a cui non ci si può sottrarre. Si tratta di strumenti che possono salvare una vita, facilmente utilizzabili e al passo con la tecnologia, che devono essere a conoscenza dei cittadini attraverso una opportuna campagna di informazione".

"Avere un defibrillatore portatile Dae a portata di mano può salvare una vita – ha aggiunto il direttore generale Asl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso –. La loro presenza nei luoghi pubblici è fondamentale per permettere a chiunque con un minimo di formazione di fare la differenza tra la vita e la morte".