MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Siena è il regno di collezionisti: "La città capitale del vintage. Un settore in continua crescita"

Fabrizio Filoni nel suo negozio "Cose senza tempo" fa un viaggio tra gli appassionati: dal Palio ai dischi "E’ un esercizio quotidiano sulla memoria e ai cittadini senesi piace molto ricordare".

Fabrizio Filoni nel suo negozio "Cose senza tempo" fa un viaggio tra gli appassionati: dal Palio ai dischi "E’ un esercizio quotidiano sulla memoria e ai cittadini senesi piace molto ricordare".

Fabrizio Filoni nel suo negozio "Cose senza tempo" fa un viaggio tra gli appassionati: dal Palio ai dischi "E’ un esercizio quotidiano sulla memoria e ai cittadini senesi piace molto ricordare".

Ora più di sempre la città deve cercare nuove vocazioni, nuove attrattive culturali e turistiche, magari mettendo assieme proprio queste esigenze, senza rinunciare alla propria identità, anzi, adoperandola al meglio. Un po’ come altri esempi toscani, Lucca in primis, che è stata capace di inventarsi importanti appuntamenti, oggi a livello internazionale, che richiamano pubblico e muovono l’economia. Possiamo affermare di un vero e proprio boom del vintage. Da dove nasce? Le radici sono in gran parte dovute al fatto di aver mantenuto una proprio identità. Ben poche altre città in Italia riescono a farlo, questo grazie anche alle Contrade, che si traduce in una quasi unanime raccolta di oggetti e pubblicazioni, una sorta di benefico "spirito di parte". Probabilmente la nostra è, in proporzione agli abitanti, la città più ricca di collezionisti, magari in parte inconsapevoli. Sviluppare questo settore, iniziando a promuovere fiere e mercatini del genere, significherebbe lavorare in un terreno già in parte pronto. Il tutto sotto un’unica regia.

Ne parliamo con Fabrizio Filoni: il suo negozio "Cose senza tempo" è il ritrovo di gran parte di questo mondo, che attraversa generazioni e che ci può offrire una sorta di graduatoria fra i generi più richiesti. "Il settore che comanda le vendite, ed è ancora trainante, è quello del collezionismo sul Palio e le Contrade. E’ un pubblico abbastanza maturo ma non mancano giovani, magari per appassionati anche per oggetti da regalare. E poi ci sono molti collezionisti di un mondo che può sembrare esclusivamente senese, invece non è così. Le Contrade sono "collezionate" in tutta Italia. Dopo quello senese – prosegue Filoni – c’è in grande espansione il mondo della musica, con i vinili, oggi richiestissimi, ma anche musicassette e quindi walkman, mangiadischi e altra piccola elettronica vintage. Con loro anche le Playstation, consolle Atari sia per televisione che manuali come i Gameboy. Al terzo posto come attenzione, anche questo intergenerazionale ma con molti giovani, ci sono le card collezionabili, i giochi di carte e gli album delle figurine. Qui diciamo che la media è sui quarant’anni. Poi troviamo i giochi anni settanta e ottanta, le cosiddette action figure, ad esempio i robot, e solo dopo i classici fumetti, di cui resistono soprattutto Dylan Dog e i Manga. Poi non mancano collezionisti dell’elettronica vintage, seguono gli oggetti da arredamento, ad esempio c’è un buon sviluppo di soggetti pubblicitari, soprattutto cartelli e targhe. Poi la piccola oggettistica. In bella espansione anche accessori per abbigliamento, ad esempio occhiali, che hanno un pubblico in ottima crescita". Filoni conclude: "E’ proprio la particolarità della città che spinge a questo settore. Ci sono sempre più appassionati e in gran parte essere collezionisti viene dall’esercizio quotidiano sulla memoria. Ai senesi piace ricordare. Da qui nasce tutto".

Sarebbe un ottimo punto di partenza, che comprende anche l’originalità della città e i suoi punti più caratteristici. Certo ci vogliono le persone giuste ed dei mirati investimenti, ma organizzare mostre e mercati di settore, scandite durante l’anno, può creare un effetto a cascata non di poco conto. In gran parte sarebbe più un seguire, organizzare che finanziare. Abbiamo i luoghi giusti e abbiamo anche un pubblico di base. Ma con un tempo medio, diciamo intorno ai cinque anni, i risultati possono essere sorprendenti e trainanti per un nuovo tipo di turismo. Da capitale del vintage. Il "vecchio" che diventa una nuova possibile risorsa.

Massimo Biliorsi