REDAZIONE SIENA

Siena, la protesta dei magistrati: "Questa riforma è pericolosissima"

Astensione ieri dalle udienze con flash mob e lettura di un documento davanti a palazzo di giustizia. Cornetti, presidente della sottosezione Anm: "Non ci contrapponiamo a nessuno, tantomeno all’esecutivo".

Pm e giudici schierati davanti al tribunale ieri. mattina. «A difesa della Costituzione» (video. su www.lanazione.it/siena

Pm e giudici schierati davanti al tribunale ieri. mattina. «A difesa della Costituzione» (video. su www.lanazione.it/siena

di Laura Valdesi

"La riforma costituzionale non risponde ad alcuna esigenza di miglioramento del servizio giustizia ma determina l’isolamento del pubblico ministero ponendo le premesse per il suo assoggettamento al potere esecutivo". E ancora: "Questo disegno di legge costituzionale altera il sistema dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura". A leggere il documento dell’Associazione nazionale magistrati di Siena è il presidente della sottosezione locale, il giudice Ilaria Cornetti. Alle sue spalle, schierati davanti all’ingresso del palazzo di giustizia ci sono anche il procuratore Andrea Boni e il presidente del tribunale Fabio Frangini, insieme a tanti colleghi. E a "Libera Siena" che ha voluto portare la sua solidarietà. In mano il volantino con la Costituzione italiana diventato simbolo della protesta delle toghe che ieri si sono astenute dalle udienze. Ma il flash-mob per far conoscere le ragioni del ’no’ alla riforma Nordio non resterà un episodio isolato. "Stiamo organizzando un’iniziativa rivolta agli addetti ai lavori ma – spiega il giudice Cornetti dopo aver letto il documento ’A difesa della Costituzione’ – soprattutto alla cittadinanza con giornalisti, magistrati, professori universitari e avvocati che hanno posizioni diverse rispetto alla riforma. Semplificando: favorevoli e contrari. Questo perché intendiamo informare delle questioni sul tavolo e delle diverse posizioni che gli addetti ai lavori, ma non solo, hanno assunto. L’incontro di aprile sarà però il primo di una serie. Vogliamo infatti accompagnare la campagna referendaria con incontri periodici a cui saranno presenti, come anticipato, esponenti favorevoli e contrari in modo da consentire ai cittadini di farsi un’idea propria". Cornetti, sollecitata al riguardo, ribadisce: "Non ci contrapponiamo a nessuno. Tantomeno alla politica, all’esecutivo o al parlamento che con la Camera dei deputati ha approvato in prima lettura questo disegno di riforma costituzionale. Facciamo semplicemente il nostro lavoro, applicando la Costituzione e le leggi nazionali e sovranazionali. Sentiamo però il dovere e l’urgenza di far sentire ai cittadini la nostra voce che è di allarme rispetto a una riforma che – osserva il presidente della sottosezione dell’Anm di Siena – altera completamente l’assetto costituzionale in punto di autonomia e indipendenza della magistratura e di separazione dei poteri. Una magistratura meno autonoma e meno indipendente è più debole. Più impaurita. E rischia di non garantire la tutela delle libertà e dei diritti fondamentali". Conclude Cornetti: "Aderiamo all’astensione non per tutelare le nostre prerogative, la riforma non modifica le condizioni di lavoro, non tocca gli stipendi, le ferie. Ci stiamo astenendo per far sentire la voce su una riforma che riteniamo pericolosissima per l’assetto costituzionale del Paese e quindi per la tutela dei diritti delle persone".