Siena, 4 aprile 2017 - Massimo Cacciari, Enrico Mentana, Francesco Sabatini presidente onorario Accademia della Crusca, il ministro Valeria Fedeli, poi Francesco Giorgino del Tg 1 di prima serata, il rapper Zatarra, sono alcuni delle very important persons, fra i testimonial dell’essere italiano, presenti al ‘Festival parole in cammino’, a Siena dal 6 al 9 aprile.
Primo evento delle celebrazioni del centenario della Scuola di lingua italiana per stranieri, oggi Università. Un ricco calendario fra incontri, conferenze, summit e spettacoli. «Una grande festa che avvicina personaggi, situazioni, enti, energie, uniti dal filo conduttore dalla nostra madre lingua», dice Massimo Arcangeli linguista, coorganizzatore.
Una regia sinergica con Massimo Vedovelli Università per stranieri. «Siena è importante per la lingua italiana e viceversa: è il nostro giusto slogan perché qui, culla della nostra lingua, un secolo fa prese vita il primo vero progetto per diffonderla nel mondo. Il coinvolgimento è andato oltre le aspettative sostenendo l’idea di trasformarlo in un appuntamento ricorrente». Il Festival è stato abbracciato dal Comune convinto, commenta il sindaco Bruno Valentini, «dalla ricca formula: un percorso sull’italiano fra passato, presente e futuro, che valorizza le situazioni culturali e i contributi che si sono intrecciati nei tempi e nei luoghi.
Un Festival che, come deve essere, alterna momenti di riflessione, scientifici ma anche ludici». Partner con l’Università e la Regione, fra gli altri, Miur, Santa Maria della Scala, Opera Laboratori Fiorentini, Accademia della Crusca, Ferpi, altri centri di studio e ricerca. Un evento «che dà lustro alla nostra realtà», per l’assessora alla cultura Francesca Vannozzi. Prologo il 6 aprile, alle 10, a Palazzo Patrizi con esercizi di scrittura creativa per studenti e insegnanti; dopo, ludolinguistica. Si continua, fra Palazzo comunale, Biblioteca, Santa Maria della Scala, casa circondariale, Rocca Salimbeni, fino alla kermesse dell’8 aprile: alle 21, i Rinnovati accoglieranno «Dante, pasquino, il pop» e «Poesia e improvvisazione: rap e ottava rima».