ANGELA GORELLINI
Cronaca

Siena, una pista dei barberi in memoria di Arturo

Allo studente, volato in cielo troppo presto, piaceva tanto. Alla cerimonia anche sindaco e assessore alla cultura

La pista dei barberi nel Verchione

Siena, 2 maggio 2022 -  La memoria, il ricordo. La Contrada. L’amore, che va oltre. L’emozione: fin da piccolo, Arturo, amava fare le cronache del Palio dei barberi. Proprio come babbo Vincenzo che si è «divertito» per quasi trent’anni. Per questo l’Aquila ha deciso di dedicare al giovane Arturo, volato via troppo presto, una pista, nell’orto del Verchione. Un’opera in travertino, realizzata dall’artista senese Francesco Carone, listata d’oro, dalla forma triangolare che ‘abbraccia’ un albero di mandorlo, la sua pianta preferita. «Per me è davvero un’emozione – ha detto Vincenzo Pratelli –. Grazie a tutti voi, che soffrendo con me, siete riusciti ad alleviare il forte dolore che ho, abbiamo, subìto. Sono diventato dell’Aquila un po’ per caso, ma sono orgoglioso di far parte di questa Contrada».

«Da tempo avevamo l’idea di abbellire questo spazio con una pista dei barberi – ha aggiunto il priore Francesco Squillace –: un gioco che affascina ogni bambino e con cui siamo cresciuti. Noi aquilini, in particolare, con le cronache di Vincenzo che ha trasmesso la sua passione ai figli. Lo stesso amore e la stessa passione vogliamo così passarla ai nostri bambini. In memoria di Arturo che è sempre nel nostro cuore». Emozionato anche l’autore della scultura, Francesco Carone. «Grazie all’Aquila e a tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione della pista – le sue parole –. Sono partito dall’idea di realizzare dei muri che si stringessero intorno a un albero, proteggendolo e aiutandolo a crescere. La forma è un triangolo, perché tre sono i giri di Piazza e perché un triangolo equilatero è una forma immutabile. Gli inserti in oro sono cinque, come gli artigli, come le punte della corona, riferimento specifico all’Aquila». A dare il via alla prima corsa, la sorella di Arturo, Giorgia: e, per la cronaca, ha vinto la Torre. Presenti all’inaugurazione il sindaco di Siena Luigi De Mossi, il neo-assessore alla Cultura, Pasquale Colella, al debutto nel nuovo ruolo, oltre a tantissimi aquilini e amici di Arturo.

«Nonostante quello che è accaduto – le parole del primo cittadino –, abbiamo assistito al ricordo di un ragazzo. Questo è significativo, perché vuol dire che Siena non dimentica mai i sui figli. Questo sarà un monumento a lui e a chi gli ha voluto bene». «Con una malcelata emozione – ha aggiunto Colella –, ho ‘debuttato’ oggi nel mio nuovo ruolo di assessore... La caratteristica più evidente dell’opera, a mio avviso, è il richiamo alla forza della memoria: il ricordo di un ragazzo che troppo presto ha lasciato la sua famiglia e la sua Contrada. Tuttavia, quando un bambino o un adulto giocherà con quella pista, il ricordo di Arturo sarà vivo in ognuno. Le Contrade, del resto, sono il luogo della nostra memoria collettiva, perché ci consentono di affrontare il presente e il futuro con la forza del nostro passato, con la presenza ancora vibrante di ragazzi come Arturo che non saranno mai dimenticati». La pista è stata realizzata grazie al contributo, in primis, della famiglia Pratelli, della Regione Toscana e della ditta Fale di Riccardo Falchi. Le laminature in oro sono del maestro Emilio Frati. Fondamentale l’impegno del professor Paolo Torriti che ha lavorato ‘sul campo’.

«La pista si pone al centro di un progetto che abbiamo chiamato Orto d’artista – ha spiegato Giampiero Cito, presidente della Commissione Beni Culturali dell’Aquila –, il primo giardino d’artista all’interno delle mura di Siena. Vi saranno posizionate quattro opere che rappresentino i 4 elementi: il sole, che ritroviamo nell’opera di Alice Ronchi, la terra, che è questa pista, l’acqua e l’aria, che realizzeremo in futuro. Lo scopo è dare maggiore valore a uno spazio per noi vitale e rendere la città orgogliosa di un progetto che può diventare un’attrattiva per Siena stessa».