di Laura Valdesi
SIENA
La ’regina’, fino a qualche anno fa ricoperta d’oro, non sarà più così brillante. E luccicante. Negozi chiusi anche nel salotto buono, via Montanini, look un pizzico dimesso che avrebbe bisogno di un velo di ’cipria’, guardando le facciate dei palazzi. Tuttavia Siena, in Toscana, rimane al top rispetto agli altri comuni capoluogo per reddito medio pro capite con 26.994 euro. Certo non raggiunge i livelli di Portofino, il più ricco d’Italia con 90.610, secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’economia e delle finanze nel report nazionale sulle dichiarazioni dei redditi, appunto, nel 2023 basate però sull’anno di imposta 2022. Nè quelli di Lajatico, in provincia di Pisa, paese di Andrea Bocelli: 52.955 euro. Tuttavia la città del Palio esce a testa alta dalla rilevazione conservando la fama di comunità (ancora) facoltosa. Se solo si pensa che a livello nazionale i contribuenti più ricchi sono in Lombardia – 27.890 euro– e quelli più poveri in Calabria: 17.160.
Scorrendo le cifre del reddito medio pro capite dei comuni della nostra provincia si vede come lo zoccolo duro si trovi non solo nel capoluogo ma anche nei centri circostanti dove, come noto, si sono trasferiti ad abitare tanti senesi. A partire da Monteriggioni e Castelnuovo Berardenga, dove il dato è rispettivamente di 25.392 e 25.672 euro. Anche Sovicille risente di questo trend ma è leggermente inferiore il reddito medio: 22. 751. Basta allontanarsi addentrandosi nelle crete, vedi Asciano, per trovare una flessione: 20.607.
Volgendo lo sguardo in Valdelsa viene subito da pensare a San Gimignano come ’perla’ della zona, dove ogni anno affluiscono milioni di turisti portando certo benessere. Il reddito medio qui è 20.750. Buono ma non regge il confronto con un’altra area che ha visto, negli ultimi anni, uno sviluppo notevole sia in termini di strutture ricettive che di attività in genere, quella della Val d’Orcia. Infatti la città delle torri è ben al di sotto di Pienza dove il reddito è addirittura di 23.965 con un incremento di 4.856 euro rispetto al 2021. Dunque un vero e proprio boom che potrebbe risultare anche più accentuato quando saranno pronti i dati relativi al 2023. Pienza ’batte’ incredibilmente anche l’opulenta Montalcino che con il Brunello è conosciuta in tutto il mondo e attrae turisti ed investimenti. Ebbene, secondo il dato del Mef si ferma a quota 22.011, addirittura con una variazione negativa se confrontata con il 2021 di 1274 euro. In Valdichiana il livello del reddito medio fotografa la situazione di sofferenza di Chianciano che si ferma a 18.081 euro, superato da Abbadia San Salvatore con 18.116 e Piancastagnaio fa addirittura meglio: 19.981. Così come Cetona con 19.067 e Sarteano con 18.863. Quanto a Chiusi va poco oltre i 20mila euro, Sinalunga si ferma a 20.454, Montepulciano a 20.546. San Casciano dei Bagni conferma già la dinamicità anche nel 2022 – 19.621 – e, viste le recenti scoperte archeologiche valorizzate a livello nazionale, c’è da attendersi ricadute positive nel 2023 quanto a risorse per i residenti. Spostandosi sul Chianti, altro brand molto attrattivo a livello internazionale, Castellina ’batte’ sia Radda che Gaiole con un reddito medio pro capite di 22.818 rispetto ai 20.915 della prima e ai 20.193 del paese dell’Eroica. Nelle parti basse della classifica della ricchezza troviamo Radicofani: 16.432 euro. Tornando in Valdelsa Poggibonsi fa per un soffio meglio di Colle – 21.770 euro a fronte di 21.162 –, mentre spicca il minuscolo centro di Radicondoli che ha richiamato residenti con agevolazioni e servizi: si ferma ad un reddito medio di 21.768 euro.