PINO DI BLASIO
Cronaca

Siena risale sulla Multiutility: "Usciamo dall’isolamento"

L’assessore Tucci al convegno di stasera: "Cerchiamo di agganciare l’ultimo vagone del treno"

Il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, si limiterà a un saluto istituzionale. Ed è la riprova che il convegno di stasera a Siena, nell’aula di Palazzo Patrizi, dal titolo ’Multiutility Toscana: per una nuova economia dei servizi pubblici vicino al territorio’, ha più una valenza politica che di strategia economica. Non a caso il logo di Fratelli d’Italia campeggia sull’invito al convegno. E tutti i relatori invitati, eccetto l’ad di Alia-Multiutility e direttore generale di Estra Alberto Irace, sono meloniani di provata fede: dal capogruppo in Regione Francesco Torselli all’onorevole Francesco Michelotti, dal presidente di Estra Francesco Macrì al moderatore e assessore alle partecipate a Siena, Enrico Tucci, per finire con i sindaci di Arezzo Alessandro Ghinelli, e di Pistoia Alessandro Tomasi.

Ognuno dei relatori ha un suo disegno da perseguire. Chi riassume sia gli obiettivi politici che quelli economico-finanziari della nascitura Multiutility toscana, è indubbiamente il presidente di Estra, Francesco Macrì. La sua rielezione al vertice della holding dell’energia è arrivata dopo l’intesa sulla governance con Consiag di Prato (confluita in Alia), un vero patto di sindacato per guidare Estra. E per farla diventare la cassaforte finanziaria della multiutility, visto che ha volumi d’affari e capitali in grado di arrivare alla quotazione in Borsa vagheggiata da Alberto Irace, con le dotazioni sufficienti. Macrì, che è in sostanza il plenipotenziario economico della premier Meloni in Toscana (è anche nel cda di Leonardo), vorrebbe usare la multiutility anche per lanciare la corsa del sindaco Tomasi alla presidenza della Regione, come sfidante di Eugenio Giani. Palazzo Vecchio non sarebbe nel mirino di FdI, per questo potrebbero passare anche candidati da sventolare come vessilli, del calibro di Eike Schmidt, direttore degli Uffizi.

"Sulla multiutility toscana la nostra intenzione è rilanciare il dibattito per togliere Siena dall’isolamento in cui si è cacciata. Il presidente di Estra, Macrì, con i sindaci di Firenze e Prato Nardella e Biffoni, sono lanciati come treni. Dentro il Pd c’è grande confusione sulle strategie da seguire. A parte le legittime perplessità dei centri minori, che rischiano di essere esclusi da tutto nel caso si creasse la holding pubblica dei servizi". L’assessore alle partecipate Enrico Tucci, l’uomo di fiducia del sindaco Fabio e dell’onorevole Michelotti su questa partita, ha riassunto così con La Nazione il senso del convegno di stasera.

"Noi siamo già emarginati come Siena - ha aggiunto Tucci - dopo l’accordo tra Firenze, Prato e Arezzo su Estra. Cerchiamo di agganciare l’ultimo vagone del treno in corsa, di non restare a piedi mentre gli altri territori marciano spediti. Il convegno è il tentativo di rientrare nel dibattito; non con prepotenza, atteggiamento che vedo prevalere da altre parti. Ma con la necessità di rompere l’isolamento e dando la nostra disponibilità a far parte di quella holding che sta per nascere". Sarà interessante ascoltare anche Alberto Irace, dopo le reazioni al suo tentativo di accelerare la quotazione in Borsa della multiutility e i suoi messaggi lanciati ad Acea. Ad ascoltarlo anche il presidente di Acquedotto del Fiora, Roberto Renai: Acea ha il 40% di Adf ed esprime l’amministratore delegato.