Siena, 27 febbraio 2021 - «Una decisione inevitabile e logica". Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, non usa giri di parole per commentare la scelta del presidente della Regione, Eugenio Giani, di istituire di nuovo la zona rossa in tutta la provincia di Siena.
"L’andamento crescente dei contagi e la presenza delle varianti brasiliana e inglese – spiega D’Urso – hanno motivato la scelta del presidente Giani. La zona rossa entra in vigore nell’ottica di evitare un’ulteriore impennata nel numero dei casi positivi che si stanno avvicinando al picco raggiunto a metà novembre per la cosidetta seconda ondata".
E qui D’Urso snocciola numeri e preoccupazioni che riguardano l’intero sistema sanitario dell’Asl Toscana Sud Est. "Nell’ultima settimana in questa provincia – spiega il direttore generale – sono stati registrati 625 casi, con un incremento del 20 per cento rispetto ai 527 di quella precedente. E in totale sono stati fino a oggi accertati circa cinquanta casi con variante in provincia di Siena: la preoccupazione per la loro presenza è legata alla maggiore contagiosità, in grado di provocare una crescita difficilmente controllabile del contagio, come dimostra la pressione tornata elevata su tutto il sistema dell’assistenza ospedaliera e territoriale".
Eccoli, i timori. Quelli legati alla tenuta dell’intero meccanismo gestito dall’Asl, con ospedali sovraffollati e la ricerca di nuovi spazi per l’assistenza ai pazienti Covid. Insieme a divieti e chiusure, però resta fondamentale anche la fase di prevenzione e ricerca, oltre alla campagna di vaccinazione, come spiega ancora D’Urso: "L’Asl Toscana Sud Est – dice il direttore generale – continuerà a tenere al massimo livello l’attenzione alla fase di testing e tracciamento, per individuare nuovi casi asintomatici e arginare la possibilità di diffusione del virus. L’attività legata al programma ’Territori sicuri’ ha consentito di effettuare circa quattordicimila tamponi nei quattro comuni coinvolti – Sarteano, Sinalunga, Chiusi, Monteroni d’Arbia – e oltre tremila sono le persone già prenotate per il programma che avrà inizio domani mattina a Sovicille".
Chiuso lo screening di massa a Monteroni d’Arbia, infatti proprio da Sovicille si riparte. Subito, senza perdere tempo. Si comincia stamattina alle 10.30 al campo sportivo di Rosia in località ’Il Pontaccio’. In occasione della prima giornata di ’Territori sicuri’ nel comune di Sovicille, è in programma un incontro stampa con il direttore di zona dell’Asl Toscana Sud Est Marco Picciolini e il sindaco Giuseppe Gugliotti. Poi partiranno i tamponi di massa sulla popolazione, che consentiranno di avere un quadro più chiaro della situazione nel territorio comunale.