ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Sigerico, il parere legale: "Concorso legittimo". I sindaci revisori avevano chiesto chiarimenti

Due giorni di fibrillazioni dopo una Pec dell’organo di controllo, che ieri ha inviato una nuova lettera: "Adeguato riscontro alle nostre domande".

Sigerico, il parere legale: "Concorso legittimo". I sindaci revisori avevano chiesto chiarimenti

Due giorni di fibrillazioni dopo una Pec dell’organo di controllo, che ieri ha inviato una nuova lettera: "Adeguato riscontro alle nostre domande".

Nuova puntata nel caso Sigerico, finito nel mirino delle opposizioni dopo il concorso per dirigente che ha visto vincitore il presidente Leonardo Tafani. Un ruolo strategico, per la principale partecipata del Comune, che controlla tra l’altro parcheggi e attracchi turistici, tributi comunali, servizi di accoglienza.

Lunedì, nel corso del consiglio di amministrazione di Sigerico coinciso con l’insediamento di Lorella Cateni come direttore generale, a proposito della vicenda erano stati prodotti alcuni approfondimenti, che parevano aver chiuso quantomeno la partita interna. Ma il giorno successivo il collegio sindacale ha inviato una nuova nota (una pec, per la precisione) nella quale si ricorda la richiesta della verifica legale della procedura in consiglio di amministrazione. Il documento prodotto da una società esterna, si afferma nel documento dei sindaci revisori, garantiva il "parere favorevole sulla piena conformità della procedura seguita alle disposizioni attualmente in vigore, di natura privatistica e pubblica, di provenienza esterna e interna rispetto alla Società, di natura privatistica e pubblicista, generale e speciale".

Ma i sindaci chiedevano nella pec ulteriori approfondimenti sul passaggio nel bando pubblico di selezione, laddove si specifica "l’inesistenza ’di rapporti di parentela o affinità sino al quarto grado con il sindaco o con gli assessori in carica e con i membri del consiglio di amministrazione della società’. Si richiede pertanto un opportuno ulteriore chiarimento sulla inesistenza di tale preclusione per il dottor Tafani, attuale presidente del consiglio di amministrazione".

Chiarimenti che sono arrivati a stretto giro, con il parere sottoscritto nella giornata di ieri da un avvocato giuslavorista con studio a Firenze, nel quale si ritiene "del tutto legittima" la partecipazione di Tafani alla procedura di selezione, "in quanto non sono ravvisabili profili di incompatibilità o inconferibilità e, di conseguenza, l’intera procedura di selezione del personale e il relativo esito non sono affetti da alcun vizio di forma e sostanza".

Un parere accolto dal collegio sindacale che nel pomeriggio di ieri ha inviato una nuova pec alla società, sottoscritta dai tre membri effettivi, per sottolineare di "aver chiesto solo ulteriori chiarimenti per i quali ha ricevuto adeguato riscontro nella giornata odierna e non richiesto in alcun modo di sospendere l’assunzione", come riportato su altre testate.

Un confronto interno che sembra essersi aperto e chiuso nell’arco di 48 ore, cui però farà seguito ancora quello politico. Dall’interrogazione parlamentare annunciata dal commissario comunale Dem Marco Sarracino, a quella in consiglio comunale della capogruppo Pd Giulia Mazzarelli, la dialettica tra maggioranza e opposizione resta aperta.

Da Palazzo pubblico ancora nessuna dichiarazione ufficiale sul tema che riguarda sì una spa, ma partecipata interamente dal Comune e quindi con una responsabilità politica che non può essere elusa dalla giunta. Se ne continuerà a parlare: i pareri legali a sostegno della correttezza dell’operazione sono stati prodotti, sul fronte dell’opportunità si citeranno precedenti più o meno analoghi che si sono verificati in passato con esponenti di schieramenti opposti al centrodestra. E il dibattito continuerà.