LAURA VALDESI
Cronaca

Innamorato pazzo, ma il rapporto è via social: "Simone non si è impiccato, l’hanno ucciso"

Appello dei genitori di un 43 enne di Vivo d’Orcia. "Chiediamo la riesumazione del cadavere. Se qualcuno a Isola d’Arbia ha visto ci aiuti"

Simone Casini, 43 anni, è stato trovato impiccato dentro il rimorchio del camion

Simone Casini, 43 anni, è stato trovato impiccato dentro il rimorchio del camion

Siena, 17 maggio 2024  – Se qualcuno ha notato qualcosa di strano, quel 27 luglio 2022, passando nella strada di Fonte Murata, vicino ad Isola d’Arbia, lo segnali. E’ lì, in una piazzola di sosta, che Simone Casini, 43 anni, camionista di Vivo d’Orcia, aveva posteggiato il mezzo pesante con cui sembra stesse tornando da un trasporto fatto nel nord Italia. Sarà trovato impiccato all’interno del rimorchio con una corda utilizzata per fissare i carichi.

A testimoniare la tragedia i fiori messi dai genitori, Ivano e Daniela, che ogni tanto tornano nel luogo in cui l’unico figlio è stato trovato senza vita. Suicidio, l’ipotesi investigativa. "Tanto che il camion non è stato sequestrato", sottolinea l’avvocato Enrico Valentini di Roma. La coppia si è affidata al legale perché, dicono entrambi a chiare note, non credono alla tesi del gesto volontario. "La nostra convinzione è che è stato ammazzato e poi attaccato", dice babbo Ivano durante la trasmissione ’Chi l’ha visto?’. "Occorre fare l’autopsia e verificare se aveva ingerito stupefacenti o era sedato. Comunque occorre a nostro avviso un’ispezione sulle ossa per riscontrare se c’erano fratture interne", annuncia l’avvocato. Mamma Daniela va oltre: "Ci devono concedere di riesumarlo".

Simone riposa nel cimitero di Vivo d’Orcia. Una comunità di poche centinaia di persone dove tutti si conoscono. Rimasta scioccata dalle rivelazioni in televisione. Nell’ottobre scorso, durante il palio del boscaiolo, la tradizionale manifestazione del paese, Simone Casini era stato ricordato con affetto. Faceva parte della squadra di Pian delle Mura, il suo volto era stato addirittura impresso nel drappellone dipinto da Mario Scala. Tutti si stringono intorno alla famiglia del camionista che da un anno e mezzo vive nel dolore.

"Quella mattina era tranquillo, ci avevo parlato. Quindi tutto mi sarei aspettata quando mi chiamò il datore di lavoro, che avesse avuto un incidente, qualsiasi cosa, ma questa no", dice durante la diretta di ’Chi l’ha visto?’. Non riescono a credere che volesse farla finita. Sembra che addirittura qualche giorno prima avesse avuto un colloquio di lavoro per spostarsi al nord. Un’offerta importante. Insomma, guardava al futuro. Cos’è successo allora in quella piazzola lungo una strada trafficatissima, specie durante la mattina? Non sono stati trovati biglietti in cui dava l’addio alla vita. I genitori si sono interrogati subito sul ruolo che può avere avuto la relazione, solo via social e telefono, fra l’uomo e una fidanzata. Rimasta virtuale perché non l’avrebbe mai incontrata.

Pubblicando però fotomontaggi, fatti da mani che se ne intendono, con la sua foto e quella della sedicente fidanzata infermiera spagnola che in realtà non esiste. "Eccome se abbiamo provato a parlare con lui. Porta questa signorina, bisognerà conoscerla. Parlare. Lui si alzava e se ne andava", spiega babbo Ivano. Una donna che, sebbene non se ne trovi traccia, avrebbe spillato al figlio tanti soldi. Forse 70mila euro, anche di più. Non sanno quantificare. Guadagnava bene, Simone. E, secondo la madre, ogni mese prelevava 1500 euro. Una relazione costruita sui messaggi. Anche quelli seccati e sferzanti scritti da chi si nascondeva dietro il falso profilo, secondo la famiglia, se Simone volgeva lo sguardo verso altre donne. In realtà lui amava Enriquetta, questo il suo nome.

Quando lei decide di troncare, svelano a ’Chi l’ha visto?’ i genitori, gli scrive ’Notte amore mio, lo sarai per sempre ma nessuno lo saprà’. Lui replica: ’invece tutti devono vederci felici, più forti che mai’. E la donna: Se vuoi stare sereno con i tuoi devo togliermi... e tu devi togliere tutto’. E quando lui ribatte’ mi sa che non ci capiamo’, la sedicente fidanzata conclude: "Sì, andrai lontano’. Poi blocca sul cellulare.

Ha collaborato Giuseppe Serafini