
Nella foto d’archivio, ambulanti a un mercato delle merci
"La riorganizzazione del Mercato settimanale di Sinalunga contiene alcuni elementi di novità positivi, ma sconta una visione di fondo diametralmente opposta a quello che la realtà suggerisce". È quanto osservano in una nota stampa i commercianti su aree pubbliche rappresentati da Anva Confesercenti Siena, la sigla rappresentativa del settore che nel mese di marzo aveva inviato all’amministrazione comunale un parere in questa prospettiva.
"Parere di fatto non considerato – si osserva dall’associazione – se non per l’opportuna scelta di suddividere il mercato in due aree merceologiche, ovvero generi alimentari e generi extra alimentari. Per il resto, la strategia del Comune scommette sull’espansione del numero di espositori, e quindi dell’offerta al pubblico, preannunciando l’assegnazione a bando di otto nuovi posti per banchi alimentari, cinque per i non alimentari e quattro destinati ai produttori agricoli".
Secondo gli ambulanti Anva, questa visione mette in conto "un’appetibilità eccessiva del mercato sinalunghese tra gli operatori che non ne fanno parte"; nell’attesa di verificarlo dopo il bando, questa scelta ha già generato apprensione tra chi già ci lavora.
"Non è certo più tempo di vacche grasse per gli ambulanti del martedì a Sinalunga – aggiunge Anva nel comunicato stampa –, la concorrenza di otto supermercati e quella del commercio elettronico ha reso molto più precario il lavoro dei commercianti su area pubblica, e questa scelta di far spartire la ridotta capacità di spesa dei consumatori tra un numero più ampio di operatori rischia di declassare fortemente la qualità dell’offerta, oltre a mettere a repentaglio la sostenibilità degli imprenditori". Temi che ritornano spesso - quelli della grande distribuzione e della concorrenza delle vendite on line - negli approfondimenti degli operatori del commercio anche di altre realtà.
"In questo senso – si conclude la nota – abbiamo criticato anche la scelta di dislocare i banchi su un’area più grande, anziché avvicinarli per rendere più facile il passaggio del consumatore da un banco all’altro. Contavamo in una considerazione delle nostre osservazioni da parte dell’assessore all’attività produttive, cosa che di fatto non pare che sia avvenuta".