diAntonella Leoncini
Disperato e arrabbiato: Roberto Bechi, agente di viaggio, guida turistica, noleggiatore con conducente, è un unicum della protesta sfociata ieri in Piazza del Duomo nel sit-in #emergenzaturismo, promosso da guide e accompagnatori turistici, a cui si sono associati gli altri operatori: musei, alberghi, ristoranti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso colmo di dissensi è la piattaforma Mibact che doveva servire per ottenere gli attesi ristori. Invece, dice Sabrina Materazzi, "si è trasformata in una schermata bianca che blocca l’accesso e impedisce di avere i contributi che ci spettano. Inadeguata l’assistenza del call center: raggiungerli è una chimera e, quando rispondono, gli addetti non sono capaci di valutare le posizioni". A niente vale insistere: "Ho provato decine di volte: ho desistito". Così, niente collegamenti, niente ristori. "Un dramma – aggiunge – Nel 2019 avevo emesso decine di fatture. Nel 2020 sono riuscita solo ad accompagnare un gruppo a settembre per la visita del Pavimento nel Duomo".
Tutti uniti dalla crisi portata dalla pandemia. "L’unione fa la forza – per Materazzi – Ho partecipato a Roma alla protesta delle agenzie di viaggio. I professionisti del turismo sono senza reddito da un anno, la categoria ha subito un calo di fatturato superiore al 90 per cento. Moltissime persone hanno come unica fonte di sostentamento questa attività". E, quando i ristori arrivano, occorre spesso mettere in conto i ritardi. Come è successo a Bechi: attende da mesi i fondi riconosciuti dalla Regione alla sua agenzia, passata da un fatturato di 400mila euro nel 2019 a 400 euro nel 2020. La crisi è più forte in un mercato dove la burocrazia la fa da padrona e crea caos. "A primavera – aggiunge – l’Inps mi ha riconosciuto solo 1200 euro per le mie tre attività. Poi sono entrati in gioco gli altri enti con la conseguenza che, fra codici Ateco, fiscali e partite Iva che non coincidono, tanti errori, dobbiamo distrigarci in un labirinto impossibile. Preoccupoa la mancanza di strategie per il rilancio del comparto".
Stefania Fabrizi, Ncc, è arrivata con il suo transfert che, dice, "era fermo da oltre un anno: da quando ho accompagnato l’ultimo gruppo di americani. Lavoravo soprattutto con clienti dall’estero, da mesi scomparsi. Ho provato a collegarmi alla piattaforma due volte: ho capito che era inutile continuare a perdere tempo".
Nell’Acropoli si sono concentrati gli operatori di altre province. Natascia Rudinger, guida turistica, si è alzata di buon ora ed è partita da Grosseto per raggiungere a Siena i colleghi. "È anche una questione di giustizia – spiega – Chi è riuscito a collegarsi inizialmente alla piattaforma, può aver beneficiato dei contributi. Sul sito del Mibact è uscito un comunicato: rivela chiaramente che non esistomo più stanziamenti".
Riposti striscioni e volantini, adesso cosa accadrà? "Recapiteremo le nostra lettere di protesta alle istituzioni locali, alla Regioni, al Mibact e agli altri ministeri anche se – ammette Materazzi – lo scenario è incerto".