"La gestione delle liste di attesa è molto complessa e per questo c’è la necessità che tutti gli attori concorrano affinché le prescrizioni siano appropriate, sia rispetto al sospetto diagnostico sia nel tempo massimo in cui devono essere effettuate. Per far ciò deve esserci forte alleanza tra medico e paziente affinché perseguano l’obiettivo comune di dare le cure adeguate nei tempi giusti", sottolinea Assunta De Luca (in foto), direttrice sanitaria dell’Asl Sud Est, illustrando il quadro delle liste di attesa per fare esami e visite nella sanità pubblica.
Direttrice, quali sono gli esami o le visite con più attesa?
"Considerando l’offerta congiunta tra Asl Tse e AouS, nell’ultima rilevazione regionale, gli esami diagnostici con maggiori criticità, prendendo in esame tutte le classi di priorità, sono l’ecografia addome (73.3% di rispetto dei tempi d’attesa per la classe di priorità assegnata), colonscopie (50.2%) ed elettromiografie (48.7%); per le visite si registrano difficoltà per la visita fisiatrica (70.8%). Per quanto riguarda le prescrizioni in classe U (urgenti, da eseguire entro 72 ore), il 100% delle prestazioni di visite e diagnostica sono erogate nei tempi regionali previsti, mentre le classi B (breve, da eseguire entro i 10 giorni) vengono erogate nel 96,4% dei tempi di garanzia regionali. Nello specifico, le elettromiografie in classe B vengono erogate nei tempi nel 71% dei casi, le colonscopie nel 96,6%, le ecografie dell’addome nel 93%, le visite cardiologiche nel 100% dei casi".
E sul fronte degli interventi?
"Nei presidi Asl della provincia di Siena raggiungiamo l’obiettivo regionale rispettando il tempo di attesa nel 90,6% dei principali interventi chirurgici. Per l’intervento sul tumore dell’utero siamo al 89% e per la riparazione dell’ernia inguinale al 88%, dati anche questi molto buoni. Dobbiamo migliorare il risultato su emorroidectomia, che attualmente viene svolto in tempi giusti nell’82% delle richieste, valore comunque molto alto. La Direzione ha coinvolto maggiormente il privato accreditato come partner per l’abbattimento delle liste d’attesa chirurgiche nelle discipline in cui si sono verificate maggiori ritardi (otorinolaringoiatria, ortopedia, chirurgia generale, oculistica) e contestualmente procede al richiamo attivo dei pazienti in lista per avere conferma della loro decisione di essere sottoposti all’intervento per consentire uno scorrimento della lista più veloce possibile".
Il problema è l’aumento delle richieste?
"Senz’altro vi sono realtà territoriali in cui il personale è in sofferenza, ma il nodo cruciale sono le prescrizioni in aumento dal confronto tra il 2024 e 2023 (+6,5%). A fronte di questo dato, comunque, il nostro catchment index (capacità di prendere in carico le prescrizioni) è decisamente migliorato nel 2024 rispetto al 2023 ( 85.9% vs 83.2% ). Questo dato, inoltre, lascia spazio a una considerazione: se non vi fosse stato un aumento di prescrizioni di questa entità, avremmo avuto, in potenza, delle performance migliori".
Come smaltire le richieste?
"La Direzione sanitaria Asl monitora settimanalmente l’andamento delle liste d’attesa e si confronta sulle liste chirurgiche in riunione con i sei direttori dei presidi Asl di Arezzo, Grosseto e Siena. Nel 2024, per la gestione delle liste di attesa di visite e esami, è stato attuato un progetto con le Scotte per valutare l’appropriatezza prescrittiva, in collaborazione con i medici di medicina generale. Contestualmente, l’attenzione sull’attribuzione della priorità clinica ha portato al miglioramento dell’appropriatezza nell’attribuzione delle classi di priorità".
Paola Tomassoni