di Massimo Cherubini
"Non vuole darmi i soldi che la gente ha donato per aiutarci". Questa la dura accusa che la moglie di Nicolas Del Rio, il corriere dell’Amiata ucciso nello scorso mese di maggio, rivolge nei confronti di don Antonio Bartolucci parroco dell’Abbazia di San Salvatore. Si parla dei soldi raccolti dalla donazione lanciata dalla Caritas per aiutare la famiglia del giovane rapinato e ucciso. "Mi scuso – scrive su Facebook la moglie di Nicolas –, per dirvi che della raccolta di denaro fatta per aiutarci, la maggior parte è andata in Argentina, perché mio marito ha due figlie, una minorenne, per questo motivo parte dei soldi sono stati dati alla sua ex -moglie. A me non vogliono darmi - tuona - la quota di mio figlio. Il sindaco è stato molto rispettoso e gentile con me, non così Don Antonio che crede di occuparsi più di me dell’educazione di mio figlio". Da parte sua il parroco con tanta amarezza, si sente sicuro "di aver interpretato correttamente quanto abbiamo stabilito in un incontro, avvenuto nello studio del sindaco Niccolò Volpini, presenti Edoardo, padre di Nicolas, don Gabriele, della Caritas e parroco di Piancastagnaio. Aggiungo – sono le parole di don Antonio - che, al fine di non creare equivoci, i punti centrali dell’accordo sono stati illustrati, spiegati a Carolina che li ha approvati capiti, e condivisi, in quanto gli sono stati spiegati in spagnolo visto che non parla bene l’italiano". "Sinceramente - aggiunge il sindaco Volpini - non riesco a capire i contenuti del messaggio di Carolina. Tutto quello che è stato fatto è per il bene di Gabriel e della famiglia di Nicolas. L’intesa -conferma il sindaco è raggiunta con il pieno consenso di tutti". A quanto è dato sapere la donna avrebbe già avuto circa diecimila euro (parte donati dalla Pro Loco di Castel del Piano, altri derivanti dalla raccolta) mentre un’altra parte è andata alle due figlie di Nicolas residenti in Argentina. Quello che resta è destinato al futuro di Gabriel.