REDAZIONE SIENA

Sotterra la coca fuori dal cimitero. Maxi inchiesta, 6 misure cautelari

Altri 12 indagati dalla procura. L’episodio ha consentito di aprire il vaso di pandora dello spaccio in città

Uno dei barattoli che conteneva la cocaina, seppellito lungo il muro esterno del cimitero,. viene mostrato dal poliziotto durante il ritrovamento

Uno dei barattoli che conteneva la cocaina, seppellito lungo il muro esterno del cimitero,. viene mostrato dal poliziotto durante il ritrovamento

di Laura ValdesiSIENAUn minuscolo cimitero, nella zona di Montalbuccio. Alle porte di Siena. Un luogo in mezzo al verde, tranquillo e silenzioso. Il nascondiglio ideale per evitare di tenere cocaina in casa. Il 40enne la seppelliva qui, lungo il perimetro esterno del camposanto, dentro alcuni barattoli. E la tirava fuori ogni volta che doveva venderla ai clienti. Le telecamere nascoste piazzate dalla Squadra mobile hanno ripreso le sue mosse. E consentito il sequestrato di circa 130 grammi di cocaina, lo stupefacente che va per la maggiore fra i giovani (e non solo) contenuti in tre barattoli. Coperti da terriccio e foglie, lungo il cimitero De’ Renai a Siena. Era il dicembre 2022. Il 40enne originario dell’est europa ma da tanti anni residente nel Senese, aveva dato il là ad un’inchiesta. Che si è conclusa ieri, all’alba, con l’esecuzione di sei misure cautelari nei confronti di altrettanti giovani che vivono a Siena e dintorni, fra i 24 e i 29 anni. Tutti indagati, a vario titolo, per detenzione ai fini di spaccio. Gli uomini della Mobile hanno bussato alla loro porta 28 giorni dopo l’interrogatorio preventivo del 2 dicembre davanti al gip Andrea Grandinetti che aveva riguardato, in realtà, ben 11 dei diciotto indagati totali dell’inchiesta. Fra questi anche quattro donne. Parzialmente accolte dunque le richieste della procura: solo per uno sono scattati i domiciliari, nei confronti di due l’obbligo di dimora (con permanenza notturna) e l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, gli altri tre hanno il divieto di dimora nel comune di Siena a cui, per due di loro, si aggiunge l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.

La scoperta della cocaina nascosta fuori dal cimitero ha rappresentato una sorta di vaso di pandora per gli investigatori, coordinati dal pm Serena Menicucci. Erano iniziate le intercettazioni telefoniche, quelle ambientali. Usate anche telecamere nascoste grazie alle quali è emerso che al presunto concorso in spaccio nella nostra città erano in realtà molti a partecipare.

Due i filoni su cui gli uomini del vice questore aggiunto Riccardo Signorelli hanno messo la lente di ingrandimento. Così era scattato l’arresto in un parcheggio nella zona di via Di Vittorio a San Miniato di un 26enne trovato con 170 grammi di cocaina, 3 etti di marijuana e quasi mezzo chilo di hashish. Aveva consegnato spontanemanete le dosi in un calzino nascosto negli slip ma la polizia era andata lo stesso a fare la perquisizione a casa da cui saltò fuori il resto. Era il marzo 2023. Un paio di mesi dopo il colpo grosso, frutto dell’indagine avviata dopo la scoperta della cocaina vicino al cimitero. Due ragazze della nostra provincia, 23 e 25 anni, erano state arrestate perché nell’abitazione che una di loro aveva preso in affitto, appositamente secondo la procura, erano stati trovati ben 26 chili di hashish in varie forme, circolare, a panetto e anche ad ovulo. La maggior parte dello stupefacente era custodito dentro un frigorifero. In casa anche 37mila euro in contanti. L’inchiesta su questo troncone al momento è ancora aperta, si attende l’avviso di conclusione. Scoperto nel frattempo il presunto fornitore di grossa parte dell’hashish che fu sequestrato all’epoca. Si tratterebbe, per gli inquirenti, del 24enne senese per cui il gip Grandinetti ha disposto gli arresti domiciliari. Per quanto riguarda invece la cocaina, il canale di approvvigionamento sarebbero stati due giovani della provincia di Roma di 23 e 24 anni.