ROMANO FRANCARDELLI
Cronaca

Spacciatori sorpresi nel bosco. Fermato un giovane tunisino con sequestro di droga e denaro

Brillante l’operazione conclusa dai carabinieri, che tenevano d’occhio da tempo la zona sospetta .

Nel fitto bosco intorno alla ‘Torraccia di Chiusi’ di San Gimignano i carabinieri hanno sorpreso un gruppo di spacciatori di origine tunisina. Un giovane di 24 anni è stato deferito in stato di libertà. Recuperata droga, denaro e altro materiale

Nel fitto bosco intorno alla ‘Torraccia di Chiusi’ di San Gimignano i carabinieri hanno sorpreso un gruppo di spacciatori di origine tunisina. Un giovane di 24 anni è stato deferito in stato di libertà. Recuperata droga, denaro e altro materiale

Ancora polvere bianca. Nel bosco. Beccati sul posto in mezzo al bosco pronti alla lavorazione con la bianca ‘polverina’. Questa volta i soliti spacciatori si erano finti boscaioli e ben nascosti dentro il fitto bosco intorno alla ‘Torraccia di Chiusi’ di San Gimignano. Avevano messo su una specie di laboratorio in forma artigianale per lo spaccio della sostanza stupefacente. Però non avevano fatto i conti con altri tipi di ‘boscaioli’ questa volta in divisa quella dei carabinieri della compagnia di Poggibonsi della stazione di San Gimignano e del Nucleo Forestale delle torri. Spacciatore dunque sorpresi e stanati sul posto. Ma veniamo a questa nuova attività e alla brillante operazione dei carabinieri. Una di queste mattine gli uomini dell’Arma e del nucleo forestale delle torri durante la attenta e quotidiana perlustrazione in certa dellla ‘nuova attività’ dello "spaccio nei boschi" sono arrivati in silenzio sul posto, di sorpresa e fermato un uomo di origine tunisina all’interno di un bivacco alla Torraccia di Chiusi. Presi di sorpresa gli spacciatori si sono dati alla fuga ma, uno di questi, è stato raggiunto e bloccato dai militari. Addosso all’uomo è stato trovato dagli uomini dell’Arma e del nucleo forestale un coltello a serramanico e la somma di circa 3.000 euro. In mezzo alla macchia è stato scoperto un vero bivacco di un proprio accampamento con nascosta la somma di circa 1.000 alcuni bilancini di precisione e materiale per il confezionamento di sostanza stupefacente. Insomma avevano messo in opera la piccola attività-laboratorio per lo spaccio. Dentro la macchia. L’uomo 24 anni di origine tunisina con permesso di soggiorno è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Siena, porto di armi o oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Alla fine della operazione l’area del ‘bianco’ accampamento è stata bonificata dagli stessi uomini dell’Arma e trasportato al centro smaltimento rifiuti. Il procedimento, come recita la legge, "si trova nella fase delle indagini preliminari e l’indagato, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva".

Romano Francardelli