Spariti 190mila euro dai suoi conti Venduto l’immobile di famiglia

L’ex fidanzato di una 57enne, insieme ad un altro valdelsano, indagati per circonvenzione di incapace. La donna, che ha un amministratore di sostegno, è dovuta ricorrere al reddito di cittadinanza

di Laura Valdesi

SIENA

Un patrimonio importante. Immobili di famiglia e cifre consistenti nei conti correnti. Poteva vivere in maniera agiata, senza dover chiedere sostegni. Invece si è ritrovata in forte difficiltà economica. Tanto da ottenere il gratuito patrocinio in tribunale, dove è approdata la sua storia, usufruendo inoltre del reddito di cittadinanza per poter tirare avanti. Due uomini, entrambi valdelsani, sono accusati della presunta circonvenzione di incapace visto che la signora, poco più che cinquantenne, ha un amministratore di sostegno. Che ieri attraverso l’avvocato Carlo Pini ha depositato la costituzione di parte civile nel procedimento davanti al gup Chiara Minerva. Ad approfittare della donna, secondo la procura, sarebbe stato l’ex fidanzato. L’uomo che più le era vicino. Una persona con cui aveva intessuto una relazione andata avanti per lungo tempo e con il quale aveva conservato un rapporto di amicizia quando poi era finita.

Dai conti della donna sarebbero spariti complessivamente, nel corso del tempo, circa 190mila euro. Dagli accertamenti – ma certo i contorni della vicenda devono ancora essere approfonditi – sarebbe emerso anche che il pagamento dell’affitto della casa dell’ex sarebbe avvenuto con bonifico da un conto della signora. C’è stata poi, nell’estate 2020, la vendita dell’immobile di famiglia ma l’amministratore di sostegno quando se n’è accorta si è rivolta al giudice civile che ha annullato l’atto. Per cui, se già non è così, tutto tornerà nella disponibilità della parte offesa. Che, in questo complesso passaggio avrebbe comunque ottenuto il diritto di abitazione in una parte della palazzina ed anche un presunto vitalizio.

Non era in tribunale la 57enne ieri quando si è svolta l’udienza preliminare davanto al gup Minerva. Presenti l’avvocato Pini e l’amministratore di sostegno, il legale dell’ex fidanzato, Silvia Taddei, assente per legittimo impedimento. Con loro anche l’avvocato Michele Cortazzo che assiste l’altro indagato, accusato perché avrebbe pagato la spesa per l’atto dal notaio della provincia di Firenze in occasione della compravendita. Il gup ha rinviato a inizio anno quando si capirà se verranno chiesti o meno riti alternativi. E si comprenderà se è questa la sede giusta per ricostruire le eventuali responsabilità, unitamente al rapporto fra l’uomo e la donna in modo da comprendere l’esistenza di una gestione condivisa.