REDAZIONE SIENA

"Sproporzionate, per tre farò il riesame"

Un’udienza fiume, quella del 2 dicembre scorso. A porte chiuse naturalmente. All’interno il gip Andrea Grandinetti, a sostenere...

Un’udienza fiume, quella del 2 dicembre scorso. A porte chiuse naturalmente. All’interno il gip Andrea Grandinetti, a sostenere l’accusa il pm Serena Menicucci, accanto alla quale c’erano uomini della Squadra Mobiled. Poi un susseguirsi di giovani e donne che, accompagnati dagli avvocati, si sedevano sul banco dei testimoni e parlavano. Anche molto a lungo. Allontanandosi subito dopo da palazzo di giustizia. Erano andati avanti dalla mattina fino a tarda sera. No stop. Massimo riserbo. Silenzio assoluto. Impossibile ipotizzare che proprio quel giorno a presentarsi dal giudice erano stati 11 dei 18 indagati nella maxi inchiesta per detenzione ai fini di spaccio condotta dalla polizia.

"Siamo soddisfatti dello svolgimento degli interrogatori e delle misure emesse per due dei miei assistiti. Per gli atri tre – annuncia l’avvocato Manfredi Biotti – riteniamo che le misure siano invece state spoporzionate e non attuali. Di conseguenza presenterò quanto prima per loro richiesta di riesame al tribunale della libertà di Firenze". Altri due giovani con divieto di dimora a Siena sono difesi invece dall’avvocato Massimo Rossi. Non ci sarà per tutti e sei i destinatari delle misure alcun interrogatorio di garanzia perché, come prevede la recente legge Nordio, è stato appunto effettuato in via preventiva il 2 dicembre scorso.

La.Valde.