LODOVICO ANDREUCCI
Cronaca

Spunta un coltello al funerale di Maati. Rissa tra due ragazzi dopo la messa

Al vaglio dei carabinieri alcune testimonianze. All’origine del litigio una fidanzatina contesa tra i due

Profonda commozione al funerale del giovane Maati Moubakir

Profonda commozione al funerale del giovane Maati Moubakir

Tensione ieri a Certaldo al funerale di Maati Moubakir, il 17enne di origine tunisina fino a qualche anno fa residente a Poggibonsi ucciso a coltellate il 29 dicembre scorso a Campi Bisenzio.

All’improvviso durante le esequie del ragazzo, che si era trasferito a Certaldo con la famiglia, è scoppiata una lite tra un 19enne di origine tunisina domiciliato a Poggibonsi, e un minorenne di Castelfiorentino.

Secondo alcune testimonianze, ancora al vagli degli inquirenti, a un certo punto sarebbe spuntato anche un coltello. Stando a una prima ricostruzione, all’origine del litigio, subito sedato dai carabinieri, ci sarebbe una fidanzatina contesa tra i due. Il ragazzo più grande avrebbe colpito il rivale in amore con un pugno e gli amici dei minorenne lo avrebbero poi inseguito in un vicolo nei pressi della chiesa dove si svolgeva il funerale. Il minorenne e la famiglia poco dopo sono andati alla stazione dei carabinieri di Certaldo e hanno sporto denuncia per percosse nei suoi confronti.

Parapiglia a parte, la cerimonia funebre è stata particolarmente intensa. Una foto del 17enne è rimasta esposta per tutta la cerimonia e durante il corteo funebre, In chiesa il parroco ha letto una lettera inviata dall’arcivescovo Gherardo Gambelli: "Esprimo la mia vicinanza e condoglianze per la perdita di Maati. Un dolore difficile da sopportare, un giovane strappato in un modo così crudele alla vita". Erano presenti i genitori Farid Moubakir e Silvia Baragatti, la sorella, i nonni, i due fratelli figli di Farid.

Ha preso la parola anche un amico con parole molto toccanti: "La tua scomparsa mi fa soffrire, ma ancor di più mi fa soffrire il fatto che al mondo esista cosi tanta cattiveria e che non si rifletta più sull’importanza di una vita umana. Questo è un campanello d’allarme, dobbiamo dimostrare come persone, rispettandoci e preoccupandoci per il prossimo, che siamo una vera comunità. Dobbiamo dimostrare a Maati che il mondo che ha lasciato non è solo marcio e corrotto, ma pieno di buone persone".

Maati aveva mantenuto molti rapporti a Poggibonsi dove frequentava un corso di istruzione e formazione professionale dell’Agenzia Copernico, che ha la sede principale a Pisa e varie strutture distaccate. Fra le quali appunto Poggibonsi, dove il 17enne aveva ancora degli amici. Alcuni di loro hanno preso parte al funerale per dargli l’ultimo saluto.