ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Staffetta a Palazzo Primo faccia a faccia tra Fabio e De Mossi "Incontro cordiale"

Dialogo di oltre mezz’ora con l’ex sindaco, che ha spiegato: "Non ero all’insediamento perché impegnato in tribunale". La stretta di mano all’ingresso del Comune dopo il colloquio.

Staffetta a Palazzo  Primo faccia a faccia  tra Fabio e De Mossi  "Incontro cordiale"

Staffetta a Palazzo Primo faccia a faccia tra Fabio e De Mossi "Incontro cordiale"

di Orlando Pacchiani

Dentro sono rimasti poco più di mezz’ora, per il primo faccia a faccia dopo il voto. Fuori poco meno di mezzo minuto, per un rapido saluto ai giornalisti. Di fatto il passaggio di consegne tra Luigi De Mossi e Nicoletta Fabio, il vecchio e il nuovo sindaco. "È stato un incontro cordiale", hanno ripetuto entrambi, con De Mossi che ha precisato anche il motivo per cui il colloquio non si era verificato al momento dell’ingresso formale a Palazzo pubblico di Fabio. "Ero in Corte d’appello, seconda sezione penale, potete verificare...", ha detto De Mossi. "Ma da parte mia nessun problema", ha replicato lei, in un clima di piena cortesia istituzionale. Cosa si siano detti in realtà i due non è trapelato.

Di certo la campagna elettorale aveva profondamente diviso i partiti del centrodestra, e di conseguenza lo schieramento che ha sostenuto Nicoletta Fabio, dalle scelte di De Mossi e della sua cerchia ristretta di sostenitori, in appoggio alla candidatura di Massimo Castagnini.

Una rottura fragorosa, nonostante De Mossi resti il sindaco che ha spezzato il predominio, fino al 2018 ininterrotto, dei partiti del centrosinistra nella storia repubblicana. L’insuccesso della coalizione per Castagnini (che sarà l’unico rappresentante in consiglio) ha in qualche modo annacquato quella frattura, con l’uscita di scena di chi era stato protagonista delle scelte per un percorso separato dal centrodestra.

La nuova inquilina di Palazzo pubblico si era affacciata lunedì sera, una volta certa della vittoria, nelle stanze al piano terra del Comune. Il giorno successivo, dopo la proclamazione ufficiale da parte dell’ufficio centrale elettorale al Tribunale, l’insediamento vero e proprio, con l’ingresso nella stanza del sindaco e il primo atto urgente subito firmato nelle mani di un agente della polizia municipale.

Insieme a lei Andrea Corsi, vicesindaco nel mandato De Mossi, e Michele Capitani, assessore all’urbanistica nella parte finale del mandato.

Con loro era stata fatta una prima ricognizione delle questioni più immediate da affrontare, con l’obiettivo di individuare i primi passi da compiere da parte della nuova amministrazione. Ieri il dialogo con Luigi De Mossi, poi Nicoletta Fabio è andata dal pittore del Palio di luglio Roberto di Jullo, al quale tra l’altro doveva in tempi rapidi consegnare lo stemma di famiglia da inserire nel drappellone che sarà presentato a fine mese nel Cortile del Podestà.

In precedenza la prima uscita ufficiale con la fascia tricolore alle celebrazioni per la morte di Mario Forziero e Nicola Campanile, i due carabinieri che nel 1990 furono uccisi da Sergio Cosimini all’inizio di via dei Gazzani nel corso di un normale controllo. Un momento particolarmente intenso.