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Stagione al cinema. Si parte il 3 ottobre

L’assessore Tozzi "Vogliamo dare una svolta. Dobbiamo essere. competitivi".

L’assessore alla cultura Daniele Tozzi soddisfatto per l’apertura della stagione cinematografica tanto attesa

L’assessore alla cultura Daniele Tozzi soddisfatto per l’apertura della stagione cinematografica tanto attesa

Dopi il teatro arriva il cinema. A Colle la stagione cinematografica inizierà il tre ottobre. A comunicarlo è l’assessore alla cultura Daniele Tozzi (nella foto). "Siamo lieti di annunciare che finalmente avremo una stagione cinematografica – afferma Tozzi –. In prima istanza corre l’obbligo ringraziare l’azienda speciale multiservizi ed il suo direttore, ma anche tutti coloro che lavorano nella struttura del Teatro del Popolo. Inizieremo con l’utilizzo della sala cinematografica più piccola, il saloncino. In alcune occasioni stiamo pensando anche di utilizzare la sala grande per film per i quali prevediamo una grande affluenza".

Il primo film sarà ‘Il Tempo Che Ci Vuole’, regia di Francesca Comencini e la prima visione è prevista il tre ottobre alle 21.00. È possibile avere informazioni circa la programmazione e gli orari sui social del Teatro, ma anche sul sito o l’applicazione dedicata (Multisala Naturale). "Vogliamo dare una svolta alla programmazione cinematografica – continua Tozzi –. Dobbiamo in prima istanza essere competitivi sotto il profilo del cinema. Non possiamo più pensare di rincorrere le prime uscite, ma con il lavoro e la collaborazione di tutti invogliare i colligiani a ritornare al cinema nella loro città. Stiamo pensando anche ad iniziative per trascorrere dei pomeriggi proprio nella parte bassa della città. Si potrebbe dire ‘a ritornare in Piazza’ e godersi anche un film al nostro teatro". Si attende, quindi, una stagione cinematografica scoppiettante per il Teatro del Popolo tra teatro e cinema. Certamente sarà molto influente anche la proposta culturale, ma i colligiani e valdelsani dovranno fare la loro parte uscendo di casa per vivere i nostri luoghi della cultura. Lodovico Andreucci